Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 6-7 - giu.-lug. 1952

~eguìto indirizzi che rispondevano a ragionate valutazioni, che implicaYano la scelta delle vie più adatte a realizzare quel tanto di progresso che le condizioni obbiettive consentivano. Il Ministero del Lavoro ha esplicato una prudente ma decisa azione per individuare idonee piattaforme per le intese, esortando sia le organizzazioni dei da tori di lavoro che i sindacati dei lavoratori a far convergere su di esse il proprio consenso. E' stato, soprattutto, nella ricordata vertenza in terconf ederale dell'industria - nella quale ci si trovava di fronte a profonde diversità di impostazione ed a molteplicità di richieste da parte dei sindacati operai (il che implicava · il pericolo di una sterilità realizzatrice), e ad un fin di non ricevere da parte industriale - che questo efficace nuovo procedere è stato evidente. L'azione dello Stato L'azione dello Stato è apparsa anche più tempestiva. Il momento dell'intervento è stato opportunamente studiato, nè troppo presto perchè un minimo <1i chiarificazione fos~e realizzato, nè troppo tardi dop'O.che lo scontro violento tra le parti le avesse irrimediabilmente esasperate. Un fatto positivo è che quasi tutti gli accordi siano staBiblioteca Gino Bianco ti realizzati non dopo gli scioperi ma prinia che questi fossero attuati. Ed in ogni caso il Ministero del Lavoro ha ottenuto che la trattativa si sV'Olgesscin clima di serenità. Certo, deficienze anche in questo settore si sono manifestate per la insufficienza dei poteri di intervento dello Sta-· to, per la mancanza di predisposte procedure, per l'inserirsi di agitazioni con fini non sindacali, per l'uso di forme di azione sindacale non lecite e comunque non producenti, soprattutto per la efficacia obbligatoria soltanto parziale dei contratti collettivi di lavoro. La legge sindacai e L'esperienza recente, aggiunta a quella più remota, sta a conferma re la necessità di giungere ad una disciplina legislativa che crei, le condizioni adatte per il regolamento dei rapporti di lavoro. Il Governo ha fatto il -suo dovere con la presentazione alla Camera dell'apposito disegno di legge. Io spero, nell'interesse della pace sociale, dello sv:iluppo e del rafforzamento dei sindacu ti in un clima di libertà e di democrazia, dell'ordinato progresso sociale dei lavoratori, della salvaguardia delle supreme esigenze della collettività nazionale, che il nuovo anno ci porti alla meditata deliberazione del Parlamento. 32'!

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