Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 6-7 - giu.-lug. 1952

di bestiame, ma partecipano per un diciottesimo aHa proprietà comune. 2) Foraggi.amento e custodia: gli assegnatari si sono impegnati a conferire alla staLla i foraggi necessari prodotti nei loro terreni. Tali foraggi vengono stimati dal tecnico dell'Ente e regolarmente pagati ad ogni socio per la parte conf erita. La custodia ed il foraggiamento del b,estiame vengono effettuati da due soci scelti dall'assemblea, dietro compenso mensile di 25.000 lire ciascuno. Essi hanno il com,pito di ricettare e trasportare i foraggi, nutrire ,e tener pulito il best-iatne e di ottemperare a tutti quei lav·ori che vengono fissati di volta in volta dall'« ordine di iervizio » prestabilito dall 'assPmblea dei soci, d'intesa cnn l'esperto zootecnico dell'Ente. 3) Risc-hi ed utili: i rischi dell'i'rnpresa sono a totale carico della società; l'assistenza zootecnica è fornita gratuitamente dall'Ente. A fine gestione l'utile netto ed il letarne prodotto saranno divisi frn, i soci in parti eguali. La stalla sociale è in ,ittività dal 1. marzo di quest'anno P l'assem1)lea dei soci si riunisce di norma ogni 15 gio'rni per deliberare su tutte le questioni relative alla gestione sociale. Ad essa partecipano sempre i tecnici dell'Ente e il dirigente locale dell'Ufficio Assistenza e Cooperazione per forni re tuts >liotecaGino Bianco ti i consigli necessari. L'asserrtblea ha nominato nel suo seno due « soci esperti» con l'incarico di attuare tutti i suoi deliberati. L'incremento è stato di gr. 820 per i primi trenta giorni e di Kg. 1 al giorno nella terza quindicina: il peso iniziale dei vitelli era di circa Kg. 220 in media. Questo incremento, l'utile ricavato dalla gestione mezzadrile del toro e del verro ed il lavoro fornito dalle vacehe (esse vengono concesse ui soci per lavori sulle proprie quote al prezzo d'uso di L. 1000 al giorno Ed .ai non soci al prezzo di L. 1500) hanno creato nei 17 quotisti soci della stalla un so- ' lido attaccamento alla loro iniziativa ed una particola1·e simpatia nei confronti dell'Ente. Essi pensano di portare in poco tempo il carico di bestiame al limite massimo acconsentito dalla, produzione di foraggio e di riscatta1·ne gradualmente lu propri etti. I tecnici dell'Ente assicurano che questo non •è un vano sogno dei neo-allevatori, ma che sarà fra br~t•e una pratica realtà da potersi additare ad esempio a tutti i contadini della Marernrna. E da parte nostra aggiungiamo che attraverso questo sistema sarà possibile ottenere l'incre1nento del patrimonio zootecnico anche l1à dove vengono fatte .. delle semplici quotizzazioni. 401

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