Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 6-7 - giu.-lug. 1952

tari interessati, quanto dalle organizzazioni dei lavoratori, che dall'eseguimento della bonifica si attendevano largo e sicuro lavorv a fronteggiare i danni della disoccupazione: lamento continuo e fomite di agitaz-ione :n quella popolosissima plaga padana. Fu in questa occasione ed in questa fase che sorsero le prime intese fra i proprietari ed i lavora tori, raccolti i primi nel consorz:o di bonifica, ed i secondi nelle loro tederazioni cooperative, ed ai ra,pporti tra essi, che ebbero vari periodi e svolgimenti, asslstè con scopi di pacificazione sociale l'autorità governativa, la quale stava avvisando i mezzi migliori per condurre a buon esito l'opera colossale, ma aveva già fatto con0scere che, pur es.5endo disposta a pron1uovere le maggiori aut0rizzazioni di spesa, non ,poteva accordare il suo contributo se non ~n misura minore a quella ctelle leggi precedenti e corrisponderlo in forma di annualità comprenr,1 va di ammortamento e Cli interes-si. Tali criteri furono mantenuti fermi e tradotti nel!~ legge 20 giugno 1912, n. 712. Già pr:ma. nella com une preoccupazione di agevolare il compito di governo e di rendere possiblle l'opera difficile e costosa mercè un fermo e duraturo accordo tra Consorzio di bonifiche e cooperati ve di lavoro, avevano i rispettivi rappresentanti concordat.o in massima davanti l'on. Sac~ chi, ministro dei lavori pubblici, addi 19 dicembre 1911, una prima intesa in forza della quale il Consorzio si impegnava di affidare 1.:wori ,alle Cooperati ve secondo 1 progetti già compilati dal genio civile, e le cooperative si impeBiblioteca Gino Bianco gna vano ad assumerli secondo i prezzi stabil:ti nei progetti sndctetti, con un ribasso da convenirsi tra le parti ed in difetto da un collegio arbitrale. Il trattatodi lavoro Tale intesa venne esplicata ~ formulata jn un'altra i.Succ:e&Jiva 19-26 febbraio 1912 che, riseryando al Consorzio il dir:tto di 111trodurre varianti nei progetti, stabili va che nelle analisi per determinare i prezzi si applicassero sempre la stessa mercede oraria 8 gli stessi criteri adottati nei progetti del Genio Civile. « Questa è la prime. forma, co1upleta e concreta del cosidetto accordo o trattato di lavoro che, quasi senza precedenti e riscontri in altri luoghi, si venne instaurando tra le classi padronali ed 01peraie della valle renana, rappresentate dall'organizzazione con.: sortile dei proprietari e da quella cooperativa dei lavoratori per aSsicurare la bonifica, aspirazione secolare alle terre interessate ». Giova a questo punto (sempre continuando nel carattere docun1entale della breve nota) riferire le parole che :'l Ministro dei lavori pubblici on. Sacchi pronm! ciava, dopo il 1primo schema d'accordo: « Io vogUo insistere sulla grande importanza. anche come auspicio di più vaste intese e di futuri :stituti sociali, dell'atto a cui sono ben contento di aver funzionato come notaio, con 1a testimonianza dei miei buoni amici Luzzati e Ruini. L'immensa opera che sarà forse la più grande bonifica di Ital:a non potrebbe essere eseguita senza un triplice sacrificio. Il sacrificio finanziario dello Stato, che deve autorizzare una maggior spesa, e Io fa volen395

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