Cflealizzazioni cooperative LobonificdaellaValleRenana Il lodo com:nciava cosi: « A coronamento di sforzi secolari che, dopo le rotte del mille e l'interrimento dBl ramo dove prima sfocia va il Reno, si Tivolsero e.ne provvisorie deviazioni, agli inalveamenti del millese:cento, ai grandi progetti napoleonici ed ai regolamenti provvisori del cardinale Albani finchè non si f asse dato a tutte le acque in destra del Reno un corso libero e sicuro, questo vasto compito fu assunto dal nuovo Regno d'Italia ». Il lodo, emesso il 6 gennaio 1916 tra il grande Consorzio dei pro- :prietari della bonifica renana e lB Federazioni delle cooperati ve delle tre provincie romagnole, tendeva ad inquadrare la moderna ver..- tenza. nella serie dei grandi sforzi secolari, che si trattava appunto allora di riprendere e di coronare La bonifica renana, continua il Io~o, venne iscritta in prima cutE:goria col testo unico del 1900; e nove anni dopo i vecchi « circondari idraulici di propriet:ir:1 » si riunivano in speciale consorzio, cbe att~se a superare le difflcol tà che si presentavano per la conces.5ione e I'effettivo inizio di una opera che abbracc:ava più di 85 mila ettari di terreno, stesi in cliciannove comuni bolognesi, quattro ferratasi, due ravennati. Tra le difficoltà primeggiava quelBibl 594· 3 Gino Bianco ANTONIO VERGl'lANlNI nacque a Reggio Emilia nel 1861, morì a Roma l'11 aprile 1934. Di famiglia benestante, per l'im.pulso umanitario, divenne socialista. per sottrarsi alle persecuzioni nel 1894 emigrò in Svizzera: nel 1901 è segretario della Càmera del Lavoro della sua città. POi com.incia la sua attività nella cooperazione con risultati imponenti: la cassa cooperati va contadini, una ferrovia: la Reggio-Ciano, stabilimenti metallurgici, imprese agricole, edilizie, ecc. Dopo la morte di Antonio Mafft nel 1913 gli succede quale segretario generale della Lega delle Cooperative. la della i nsuffi<!ienza rii' stanzia.- in enti nella legge del 1900 di fronte al fabbisogno accertato dallo studio dei progetti tecnici pe"t 1 grandiosi lavori. Di qui le premure e le insistenze reiterate e vive, che si fecero al governo del Re, afflnch~ promuovesse i provvedimenti 10gislati vi adeguati alla necessità, tanto dal consorzio dei proprie-
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