Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 6-7 - giu.-lug. 1952

" alla vecchia concezione della malattia professionale, per la quale oc-corre che il nesso fra causa ed effetto sia strettamente palese e determinante. Basta scor~ere con l'occhio la tabella delle nuove voci, per rendersi conto che si è mantenuto il concetto « intossicazione », scartando quello di malattia. Ma un lavoro è nocivo non solo per l'elemento tossico che fa parte del ciclo lavorativo: un lavoro può essere nocivo perchè facilita o determina una malattia. L'unico esempio di malattia, di fronte alle voci « intossicazioni» è quello dell'anchilostomia.si. Ben altre malattie si hanno, ben altri microrganismi giocano il loro ruolo, cfacili ta ti dalle condizioni di •la- ·voro. La seconda 1 ragione del mio malcontento, d.iiqevo, è l'ancoraggio che il legislatore ha conservato per il vecchio concetto del determinismo. Si vuole cioè che la causa della malattia professionale sia <( determinante ». E' chiaro che il piombo è l'unico fattore determinante la colica saturnina. Ma questo concetto è oramai sorpassato: ed è qui che è mancato il coraggio al legislatore, è qui che egli si è dimostrato terribilmente conservato.re. Conservatore di fronte alla scienza: questa infatti sta abbandonando il concetto di de• terminismo assoluto per ablbracciare ,quello del « codeBiblio ~i Gino Bianco terminismo». Che signific~ co - determinismo? Significa che nel gioco delle cause di una malattia entrano massicciamente cause che da sole non hanno il potere di provocare danno, ma « seiaza le quali raramente il danno si effettua ». E le statistiche mediche dicono che part.roolari mestieri comportano la prt!- senza delle cause co-determinanti. Tipico ~sempio, dicevo, è la malattia reumatica. Sarà lo streptococco? Sarà un virus? Qt.1esto è argomento strettamente scientifico. Ma ancora argomento scientifico, che interessa però anche coloro che s'interessano di questioni sociali, è il fatto che accanto all'agente patogeno Etanno sempre cause varie, quali, ad esem,pio, l'umidità ed il freddo. Dunque, il freddo t l'umidità sono cause co-de-· tE;rminan ti la mala ttìa reumatica. ,Ma la statistica medica ci di1ce di più: altissime per- ·centuali dei colpi ti ifanno particolari mestieri: muratori, fognatori, lavoranti in risaia; te.s.sili e tintori. Ecco che la scienza nel campo epidemiologico e nel campo statiiitico indica particolari n1estieri quali ca-determinanti la grave malattia. Se si ,pensa, e ,qui è la ragione sociale, e qui è ,andhe la ragione morale, alle gravi infermità, ,permanenti oltrechè temporanee, dovute alla malattia reumatica, perchè il legislatore deve ignorare il progresso della scienza? Per- ..

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