Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 6-7 - giu.-lug. 1952

versi tà di Modena seri ve: « Questi contributi dovrebbero es.5ere elargiti 1più generosamente». Il professore Barberi dell'Università dl Mess:na dice che « il contributo finanziario... deve essere incoraggiato ». Ora, onorevoli colleghi, questi riconoscimenti di dotazioni e di omaggi e queste maggiorate richieste sono avanzate da coloro che, con le loro risposte al noto questionario, hanno elevato inni di glorificazione alle case produttrici di ,medicinali. ·Peraltro non sono tutta lode i giudizi espressi dalle Facoltà mediche e da singole personalità uni versi tari e. Intanto è da rilevare che delle 22 Facoltà mediche universitarie invita.te a rispondere al questionario, solo 10 si sono pronunziate contro la proposta di legge del1a 11-.Co1 mm·iiS6i-0ne; 3 hanno dichiara,to di non ritenere l'argomento di pertinenza della Facoltà; 9 manco hanno preso in con- ~iderazione il questione.rio stesso. Ma tra le medesime Facoltà che si sono pronunziate favorevoli alle case, quasi tutte han fatto qualche riserva; e tra i iprofesson ordinari universitari, molti banno dettato severe critiche allo indirizzo delle case farmaceutiche. L'Uni,vel\Sità ,d:i Pax,ma, con tra.- ria. al progetto della 11., dopo aver ratificato il contributo finanziario pa66ato dalle iDitte farmaceutiche alla propria Faeoltà medica, aggi unge: « Bisogna però riconoscere che non poche Ditte private pubblicano riviste che, con l'apparenza di serietà scientifica, mascherano scopi esci usivamente propagandistici ». Il professore Coppo della Università di Modena., ha scritto: « Le conseguenze dannose di una propaganda pressochè incont1'0l1ata sono evidenti. Purtroppo avBibli J•B Gino Bianco viene che la pressione tPropage.ndistica sul medico sia a. volte e.. stremaimen te pressante e suggestiva». Fate bene attenzione al contenuto della. parola suggestionet Il professore Favilli della Università di Bologna: « L'industria farmaceutica. italiana. spende somme enormi per la propaganda (anche presso gl'Istituti universitari). ma salvo poche lodevoli eccezioni non appoggia il loro operato secondo un piano preciso e coordinato ». Prodottni onvalidi Il profeS&-ore Mazzetti della. Università di Firenze alla domanda del questionario: « Ritiene ella probabile che un medico, conscio dell'arte sua, possa lasciarsi a tal punto suggestionare dalla pubblicità delle case da lasciarsi indurre a prescrivere prodotti non validi eù inutili? ». Ri5tPosta del profes.5ore Ma.zzet,.. ti: « Allo stato delle cose io lo credo; Sipero che :i ,medici suggestionabili siano una forte minoranzb. Ma una propaganda fatta con !urbizia, può molto ». E su. bitu dopo aggiunge: « Molte delle c~e farmaceutiche non si curanQ del progresso della scienza, ma solo dell'aumento del numero degli acquirenti dei loro prodotti. Non conosco in Italia una CaS6 di farmaceutici, che orienti i suol contributi in modo opportuno ». Cui !an riscontro le parole del professore Foà, ordinario a.Ila. Facoltà med.ioo. milanese: « Non rimane che auSfpicare una maggiore onestà da parte di alcune Ditte farmaceutiche e una sempro maggiore azione moralizzatrice della libera. cri tic.a.,. onorevoli colleghi, non voglio rattristarvi ancor più, con altre citazioni che figurano nel libro

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