Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 6-7 - giu.-lug. 1952

tive più varie, che io non starò ad illustrare ritenendo però per fermo che un intervento ,dello Stato deve in tal senso assolutamente verificarsi. Ci sembra pur tuttavia azzardata l'affermazione di qualche Senatore che ebbe a sostenere che l'industria farmaceutica nazionale produca specialità che non rispondono alla formula chimica e che la frode si moltiplichi quasi a sistema. Lo Stato invero ha la grave responsabilità di un continuo severo con troll o che non può certamente espletare adeguatamente con il ~olo Istituto Superiore di Sanità se pur modello nel genere, per cui sarà necessario utilizzare un congruo numero di laboratori provinciali di Igiene attrezzati convenientemente ed a tal fine avevo posto in essere un I cattolici non si illudono sulle di ffìcoltà e sugli accorgimenti di prudenza di simili trasformazioni odierne; ma essi non dimenticano mai che di ben altre trasformaziQll,i fu capace il Cristianesimo meglio che distruggendo, tutto virtualmente innovando. E' stato sempre questo il suo segreto ( come fu scritto) di costruire con materiali antichi, degli edifici nuovi. GIUSEPPE TONIOLO Biblioteca Gino Bianco , provvedimento per renderne adeguatamente funzionante un primo gruppo di dieci. Un terzo punto, molto discusso, è la questione del prezzo e qui l'intervento dello Stato deve essere decisivo, con rigidi controlli, sui costi di produzione e di vendita, assiQurando il prezzo !Più conveniente per le medicine destinate ai poveri, agli Enti assistenziali e previdenziali. Sono questi tre elementi. a mio parere, il cardine dell'attività del]o Stato che non può a nessun titolo essere nè produttore nè co•mmercian te. Non vorrò qui riassumere le molteplici ragioni che hanno validamente sostenuto questo principio perchè ritengo esauriente ·ed inconfutabile giustificazione il vertiginoso, travolgente cammino di ascesa che, in questi ultimi anni, con ritmo sempn~ più crescente, vediamo cvm·- piere nel campo della scienza farmacoterapica. Basterebbe solo ricordare quella che potremmo definire l'era dei sulfamidici con le sue molteplici varietà, l'infinita '•gamma dei vitaminici sempre più perf ezionantisi, gli estratti epatici, gli aminoacidi, racido paramino salicilico, il plas1 ma umano applicato a tante forme 345

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