dere come nel complesso la massa dei disoccupati refti quieta e non si lasci tra_scjnare dai moti della disperazione. E' evidente che questa situazione richielde due ordinj di soluzioni: la prima è quel-- la di carattere generale. Si tratta di dar vita ad una politica economica d'investimenti capa-ce di rovesciare la situazione italiana. Ma è problema complesso che implica il mutamento di una politi ~n generale, il mutamento quindi dei rapporti di forza fra i vari gruppi politi-ci, e comunque una lotta e un dibattito òi carattere generale. Il secondo ordine di soluzioni è quello dell'assistenza e della tuteln dei disoccupati. Ammesso che il fenomeno della disoccupazione esiste in misura allarmante si deve cercare almeno - anche da chi non voglia o non creda di mutare la politica economica del Paese -- di limitar lo e di ,controllar lo. Si deve creare perciò al più presto un sistema di assistenza medica-sanitaria ed economica efficiente. Si deve affrontare con altri mezzi e con altro spirito il problema della qualificazione dei disoccupati e quello dell'apprendistato artigiano. Si devono trasfoirmare i cantieri di lavoro in effettivi strumenti di lavoro, spoBiblioteca Gino Bianco ' gliati di ogni aspetto di sfruttamento, che del resto ne ,mina irrimediabilmente la produttività. Si deve riorganizzare e coordinare l'opera degli Uffi,ci del Lavoro e degli Ispettorati del Lavoro, poten- _ ziandoli e decentrandoli. Si devono ristudiare le funzioni e le competenze dei vari ministeri, per creare un organismo centrale efficiente. Una gran mole di questioni da porsi e da risolvere, direi, pregiudizialmente, prima ancora di affr.ontare i problemi della terapia del male. La inchiesta sulla disoccupazione fornendo al Parlamento materiale abbondante per la conoscenza del problema e per la sua cura darà un contributo notevole al miglioramento delle condizioni sociali nel nostro Paese. Ma bisogna che le forze politiche che siedono in Parlamento, e naturalmente in primo luogo quelle di maggioranza, non siano sorde all'appello. Noi della opposizione su questo terreno della lotta concreta ~ontro la disoccupazione siamo pronti a dare tutto il nostro appoggio e la nostra collaborazione. E sarebbe il modo di ritrovare la via della distensione effettiva nella comune battaglia contro la miseria e la fame, veri unici e grandi nemici del nostro Paese. GIOVANNI PIERACCINI ,
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