Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 6-7 - giu.-lug. 1952

quanti siano coloro cui deve volgersi l'assistenza sociale a norma della Costituzione; come possa mettersi ordine nell'attuale assurdo e ,caotico sistema legislativo in materia; ,quanti siano esattamente (si parla di 36.000) gli Enti pubblici e privati, le opere, gli organismi che esercitano attività assistenziali; come si spendano e in quanta parte si disperdano, e per quali infiniti rivoli, i 750-800 milioni circa che lo Stato e gli Enti pubblici spendono annualmente in attività assistenzia .. li. Queste ricerehe e questi dati. alla cui raccolta e sistematica esposizione la Com-- missione di Inchiesta attende, non si propongono una finalità astratta, non tendono a costruire un complesso statistico ed economico a vantaggio di puri studiosi, non sono insomma fine a se stessi, ma vogliono invece porre le basi delle conoscenze obiettive 0: giuridiche necessarie per creare un sistema corretto e moderno di sicurezza sociale, chr assicuri a tutti i cittadini, in qualunque occasione. un minimo decente di alimenti Indumenti ed alloggio, d1 c11re sanitarie, di educazione s0-- ciale. Accanto alle ricerche relative alle cause ec~nomiche della disoccupazione --. che ia Commissione di inchiesta sulla disoccupazione. di cui tu pure fai parte, alacremente Biblioteca Gino Bianco conduce - ad integrazione anzi di cotesta indagine, era giusto e necessario scrutare il bisogno e la sofferenza di tutti i cittadini - lavoratori impossibilitati al lavoro o inabili al lavoro - e conoscerne gli aspetti più crudi e cercare il . mezzo di supei:ar li con metodo scientifico, ma con ~pirito di solidarietà umana. sul terreno .concreto, dove ognuno - scienziato, giurista, organizzatore - è soprattutto uomo fra uomini. La Com.missione di inchiesta sulla miseria vuole arrivare insomma a porre le basi di uno dei pilastri su cui deve poggiar~ una Repubblica fondata sul lavoro: e cioé - lasciando ad altri la ricerca dei dati relativi alla possibilità per tutti di lavorare, -che è quanto dire di assicurare alla -collettività i frutti délla capacità ~he ognuno ha di produrre nell'interesse dl tutti - essa deve accertare i dati e i mezzi per attuare la sicurezza sociale, che è quanto dire la serenità della vita da cui è condizionato un minimo di benessere individuale e sociale. La nostra fatica è sorretta dalla certezza che non può essere delusa perché non intessuta di miracolistiche illusioni - che la miseria può e deve essere vinta ed anzl è nelle nostre mani la possibilità di vincerla; e cioé che la collettività può essere sol339

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==