Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 6-7 - giu.-lug. 1952

Le inchieste parlamentari sulla miseria e la disoccupazione Un giornale cattolico scrive: (i( C'è da rallegrarsi? C'è da dolersi? L'una e l'altra cosa insieme. De. dolersi perchè dispiace che soltanto ora la Camera dei Deputati abbia deciso di approfondire questi capitali problemi nella vita della nostra Italia». Noi vorremmo aggiungere, non è mai tardi, se gli uomini hanno buona volontà ài rimediare. Certo meglio corrisponderebbe, dal punto di vista sociale e cristiano, intitolare le inchieste ai risultati che si ottengono con l'egoismo e l'ignoranza. Però se dalla conoscenza dei fatti e delle ragioni che li determinano, le cause di una mancata solidarietà internazionale e nazionale saranno rimosse, e se con provvedimenti di Governo, e se con una persuasione alla rinuncia e al sacrificio di chi ha verso chi non ha, si otterrà un mutamento nella situazione, le inchieste non saranno state vane e saranno benedette un giorno nella fforia del nostro popolo. * La miseria Caro Ra pelli, è giusto e naturale che tra le « lettere ai lavoratori », da te curate con tanto amore e successo. una ve ne sia intorno all'argomento della « inchiesta parlamentare sulla miseria in Italia e sui mezzi per combatter la ». c·ome ben sai - tu, che fosti in qualche modo il « padre spirituale », nella Conimissione Par lamentare del 338 Biblioteca Gino Biqnco EZIO VIGOBELLI nato nel 1892, deputato socialdemocratieo, avvocato. Lavoro, di questa iniziativa - l'idea di una inchiesta sulla miseria è sorta dalla necessità di ,conoscere, con quella approssimazione che i mezzi tecnici di indagine e di rilevazione consentono, quali e

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