Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 6-7 - giu.-lug. 1952

produzione, tsul commercio, sulla compagine sociale si aggravavar no $empre più. Questo secondo &tadio sboccò alfine nell'annientamento del valore del marco, accompagnato da una crisi economica di vaste proporzioni, di cui la disoccupazione operaia fu ,uno degli aspetti più dolorosi. Quali cause fecero si che la inflazione, che in Italia, Francia., 1Belgio ed in altri paesi si era arrestata al primo stadio, entrasse invece in Germania nel secondo ste.dio, e lo percorresse interamente, tino alla rovina completa della moneta? L'analisi di queste cause si trova nel mio libro citato; qui basti un breve cenno. Man mano che continuava, l'inflazione sconvolgeva le basi del sistema finanziario germanico: sorta in origine da uno squilibrio ·tra le spese e le entrate, essa Teagl poi sulla sua causa, aggravando il disavanzo del bilancio statale. E ciò perchè, mentre numerose spese dello Stato tendevano a crescere a causa dell'aumento dei prezzi e del peggioramento dei cambi 49steri, invece le entrate non segui vano di pari pa6so. Il provento di parecchie imposte principali era poco elastico e non aumentava in proporzione del- \'elevazione dei redditi monetari individuali. La rigidità delle entre,te, che contrastava con la espansione delle spese, fu la ça;usa principale del crollo del sistema finanziario tedesco, avven u to nel 1923. Troppo tardi il Governo tedesco ricorse a dei !rimedi, quali il pagamento anti- ~ipato di certe imposte, 1~ trasformazione delle imposte a contingente fisso in altre propor7.ionate all'importo tassabtle, la applicazione alle imposte e alle "tariffe ferroviarie e postali di un «moltiplicatore», calcolato in base al numero-indice dei prezzi. La rovina del marco tedesco tu dovuta in parte anche a fattori p6icologici. Diffusasi oramai nel pubblico, nel 1923, la convinzione che un ulteriore deprezzamento del marco tosse inevitabile, tutti cercavano di sbarazzarsi della moneta, in una corsa sfrenata verso gli investimenti in « beni reali», cosicchè all'influenza deprimente, che lo aumento delle emissioni esercitava sul valore del marco, si aggiungeva quella, ancora più torte, della accresciuta velocità di circolazione della moneta. Ogni tentativo di porre un rimedio tu vano di fronte alla generale sfiducia del pubblico nella capacità dei dirigenti a risanare la moneta e le finanze statali. da uno scritto di Costantino Bresciani-Turroni. Un re era rnalato di malinconia. Nessun medico riesce a ridonargli la serenità e la calma. un saggio Buggerigce che z•unico rimedio per guarire è fargli indo3sare la camicia di un uomo feliee. Si fanno inCUlgini per trovare un uomo felice, ma inutilmente. Finalmente il figlio del re passando davanti ad una casetta sente esclamare: « Siano rese grazie a Dio. Ho lavorato bene, mangiato meglio, mi sento in piena salute. sono proprio contento ». Il re ord.ina ai suoi soldati di farsi dare la camieia e di dargli in cambio tutto il denaro eh~ avesse preteso. I soldati :però tornarono a mani vuote perchè quell'uomo era tanto povero che non aveva neppure la camieia. 33? 2 :>tecaGino Bianco

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