Csperienze meridionali Il partito è l'unicofaro! ~A SETTIMANA scorsa, d.) tornato appena dall'Italia Settentrionale, dove ero stato a ragionare dei modi e del perchè della nostra arretratezza e quali rimedi ,vi occorrerebbero, la prima persona che trovo quaggiù, il mio figaro, mi dichiara con insolita vivacità la sua uggia , per le chiassose manifestazioni elettorali: - Finalmente è venuta la festa di S. \Nicola! E ora e~ la godiamo, senza più scocciature di elezioni! Almeno per tre giorni. ~ Io ho molto rispetto per 1la categoria dei jìgari per le loro invidiabili do~ ti di sveltezza, per la loro e - sperienza senza fine di uomini e di cose ... ~a... a Torino co.. me a Milano io avevo per l'appunto sostenuto, per il Mezzo ... giorno, la necessità primor_çliale che i ~uoi ·Uomini ~ iscri-, vano- ai partiti e ,v~ militino con fedeltà )e disinteresse. Pensi dunque il candido lettore, pensino i compagni la mia sorpresa a leggere, proprio la stessa mattina, un fascicolo diretto dall'on. · G. Rapelli; <e Lettere ai Lavoratori », \31 marzo '52, nel quale, ripubblicandosi un mio articolo su « Il Biblioteca Gino Bianco Cornune nel Sud», tratto da « La Critica Politica >~ del 25 febbraio 1926, mi si qualifica, non so perchè, di « indipendente, meridionalista, scrittore». Che cosa le ho fatto di niale, on. Rapelli, per essere sfigurato a questo modo? Domando scusa di togliere un ~o' di spazio, ma la cosa non è d,i poca importanza, politicamente parlando. Come si spiega questo svarione? Sarà capitato a non so quanti, .a ;me certo, appena cadutaci addosso la cappa soffocante del fascismo, di vedere i propri acritti, con un taglio acconcio, abilmente rivolti a significare altra cosa, o magari il contrario di ,quel che pensavamo. E' un sintomo grave d-i degenerazione politica e di truffa, di beffa ai lettori, cui si può ricorrere soltanto in tempi di servitù, allorchè ogni protesta è ,vana. Non penso affatto di attribuire intenzioni così malvagie ai redattori del fascicolo in questione; ma, vedi caso, io, socialista e notoriamente squattrinato, tro·vo dinanzi a me nientemeno che Ferdinando Rocco, anch'egli qualificato « indipendente » e 261
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