Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 5 - 31 maggio 1952

Cronaca del passato Le Camere del Lavoro Il Consiglio Comunale di Milano, nella sua seduta del 5 giugno 1891, approvava il seguente ordine del giorno: « Il Consiglio Comunale. « Vista la Relazione della Commissione per lo stuclio sulle crisi op~raie, << Di conformità al voto espresso dalla Commissione stessa, ed accogliendo la proposta della Giunta, secondo le consicteraziQni svolte nel suo rapporto, « ApP-fove. che sie. stanziata in bilancio la somma di L. 15.000 da deliberarsi di anno in anno, a favore della Camera del Lavoro, ed approva pure che le sia concesso gratuitamente l'•uso temporaneo di quei locali, che la Giunta crederà di assegnarle ». Tutta questa agitazione così civile, COsÌ sana e così bella: le adunanze operaie così impresswnanti per la loro serietà e per la coscienza che gli intervenuti mostravano di avere della bontà dell'impresa che si erano assunta; le frequenti conferenze popolari, che chiarivano gli intenti e indicavano i modi di vita della istituzione; la discussione che avvenne in consiglio Comunale e consacrò alla proposta operaia tutto il suo carattere di un pubblico interesse, non solo riempiBiblioteca Gino Bianco rana di sè tutta Milano, ma la loro eco si ri·percosse meravigliosa e seducente per tutta l'Italia, COsÌÌ che alla fine del 1891 contavansi già tre Camere del Lavoro; perché a Piacenza e a Torino operai e Com une seguirono con mirabile gara l'iniziativa partita dagli operai e dal Comu1ie di Milano. Due anni dopo, le Camere del Lavoro sono dodici, numero sufficiente per convocare un Congresso camerale e gettare le basi della Federazione delle Camere del lavoro italiane. E il Congresso - il primo - Si raduna a Parma (1893). La Federazione è creata ed ha il suo Comitato Federale. Un anno dopo il primo Congresso, le Camere non sono più dodici, sono sedici (Milano, Piacenza, Torino, Venezia, Boma, Bologna, Brescia, Parma, Cremona, , Firenze, Pavia, Verona, Padova, Monza, Bergamo, Napoli). Fu una marCia trionfale! Il primo periodo infatti delle nostre Camere del lavoro (188918 94) corse come un veliero favorito da tutte lre carezze dei venti. OSVALDO GNOCCHI-VI ANI (da « Dieci anni di Cam.ere del Lavoro» del 1899). 317

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