e vi rimasero fino all'amnistia del 1919 continuando a dirigere il m.ovimento da lontano. Intanto si sviluppava e fioriva, dopo alterne fortune, un vasto movim.ento cooperativo agricolo e di consum.o che fu oggetto della ammirazione di missioni esteGiuseppe Massarenti, perseguitato dal fascismo, inviato al confino, venne successivamente internato in un manicomio. Solo dopo la liberazione e con non poche -difficoltà fu possibile farlo dimettere, così iì Mas- ' sarenti poteva tornare a MoJinella e ivi morire in pace, assistito dai suoi fedeili. Alla sepoltura fu presente Einaut!,i Presidente della Repubblica. * re. A Molinella, prima esacerbata da tanta asprezza di lotta di parte, passò un soffio di serena forza. La cooperazione aumentò la produzione, assorbì lavoro, modificò l'ambiente. (Da: « La Rivoluzion~ Liberale » del 28 ottobre 1924). Le risaiole di Molinella, per chiederne il ritorno alla libertà, nella strofa di un loro canto affermavano: Da lungo e troppo tempo si trova internato Lo fan pericoloso e poco equilibrato diciamo ai professori che i pazzi )sono fuori ben si sa - giustizia si avràI d. c.. romagnoli nel 1913 La Democraz·ia Cristiana Italiana si presenta come la sintesi e l'unica soluzione dei due grandi problemi: 1) il problema morale della democrazia italiana degrQ;datasi nel materialismo anticristiano; 2) il problema del rinnovamento del cattolicismo neUo spirito e nelle forme in cui esso si è asservito, e in quanto si è asservito alla borghesia italiana. BiblJ10 a Gino Bianco I PRO!BLEMI DELLA POLITICA [):0MOCRATICA. Con questo spirito e con questi principi i d.c. presentano al popolo italiano questo gruppo di problemi che ci paiono i più incombenti e i più serii per una sana e vigorosa politica democratica. ·Politica interna - a) - riforma degli istituti politici e amministrativi centrali diretti
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