mente un reddito superiore a 5.000 dollari (3.250.000 lire). Le categorie degli impiegati e dei commessi dei negozi s1 trovano - secondo ù da ti dell'inchiesta riferita dall'LNSO - un po' al di sotto degli operai qualificati; il 32 per cento dei liberi professionisti sfiorano J 3 mila dollari annui così come il 29 per cento dei datori di lavoro e dei dirigenti di azienda. In media però le professioni 1!- berali con.sentono un reddito annuo di 4.000 dollari: i datori di lavoro e i dir,igenti d'azienda * toccano i 4.500 dollari. L'operaio qualificato giunge ancht a a 3.300 dollari, il lavoratore agricolo a 1.800 dollari ma ad essi bisogna aggiungere il reddito ,in natura. Da notarsi che in tutte -le professioni .si può guadagnare <la 3.000 a 5.000 dollari. Tra tali limi ti è situato il 22 per cento dei manovali, il 38 per cento dei commessi alla vendita e degli impiegati, il Gl per cento degli operai quaFEca ti, il 24 per cento dei datori di lavo,ro e il 37 per c.=n~'J <lei li ber,i professioni c;ti Cronaca del presente Le Compagnie assioura tric1 americane operanti in Italia, - riferisce l'Agenzia <1 L'Informazione » - avrebbero fatto ':>ondaggi presso il Ministero della Industria per introdurre in Italia la iPOlizza assicurativa contro lo sciopero. Tale polizza, o individuale o colletti va, verrebbe proposta ai singoli lavoratori italiani o collettivamente ai loro Sindacati, così come è accettata in America, spectalmen te dall' <1 American Federation of Labor 11 e dalla << Congress of Ind ustries Organisation ». Il premio consisterebbe nelle equivalente di dollari 1.73 al mese, e ,garantirebbe nel caso di uno ,sciopero da parte di un Sindacato forte di ventimila assicurati 50 dollari al mese; 100 dollari al mese se gli assicurali Biblioteca Gino Bianco del ,Sindacato fossero almeno 75.000. Lo sciopero non dovrebbe superare i 45 giorni. Nel prefascismo i Sindacati operai italiani ~ome queili inglesi, tedeschi, ecc. avevano delle « Casse di resistenza». Allora si andava adagio nel dichiarare degli scioperi, altrimenti le i«Casse di resistenza» si esaurivano presto e mancando i sussidi era difficile far resistere gli scioperanti. Nel post-fascismo, in Italia p,bbiamo avuto non le « Casse di resistenza» ( che d'altronde non possono andare d'accordo con l'inflazione), ma un'inflazione di scioperi dimoitrativi, a singhiozzo, a scacchiera, alla rovesci'1-, di «non ceUaborazione», il che palesa l impotenza più che l'efficienza di un sano sindacalisrrto. 307
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