Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 5 - 31 maggio 1952

Eetiera di un latJoraiore 1 Pericolosità del cottimo 1J N MERITO alle varie tesi .D. sostenute da uomini appartenenti alle più svariate concezioni politiche e sindacali sull'importante problema dell'aumento della produttività e< del lavoro », sembra n o n possa separarsi il problema stesso. dal problema dei cottimi: siano essi individuali o collettivi, consentaao essi o meno quel minimo di maggiorazione (dal 20 al 30 %) della paga. Non a caso mi esprimo sulla nec,essità dell'aumento della produttività del lavoro; non in senso generico quindi, senza rcioè tenere in debito conto la somma di ore impiegate per ra,ggiungere una determinata magg:Gre produttiv~ià (sia p1 1r cca1s.1.derand:; che in ogni azv ..nda esistono notevoli quote di costi fissi che non mutano a seconda del volume della produzioneì; ma aumento vero e proprio della produttività accrescendo e migliorando i mezzi e i ma·· teriali occorrenti, accrescendo e migliorando la capacità e produttività individuale e Bib. 298 Gino Bianco UGO CANALI democratioo cristiano.. della Federlibro CISL. collettiva senza di che vano è sperare in una riduzione dei costi e quindi maggiore possibilità di consumo. Ed attraverso questo « meccanismo » può diminuire fra l'altro sensibilmente il grave peso della disoccupazione che incide non poco su tutta l'economia -nazionale e che rimane ancora una delle più cocenti piaghe ·sociali da risolvere. Il problema della produttività è un problema morale nettamente legato al problema salariale. Morale perchè ogni lavoratore ha il dovere di compiere il proprio lavoro con scrupolosa coscienza, senza farsi trascinare da troppo facili e demagogiche sicumere; salariale perchè soltanto a ttraverso \una certa tranquillità economica il lavoratore stesso può avere la possibilità di compiere il proprio do-

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