Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 5 - 31 maggio 1952

consumatrici della famiglia coltivatrice superano sensibilmente il numero di quelle lavoratrici, per la presenza di donne, di vecchi e di bambini, si possono trarre ancora più amare deduzioni sulla misera quota di reddito spendibile pEr ciascun com-· ponente la famiglia. A queste conclusioni si perviene obiettivamente con i dati statistici alla mano e ne risulta un quadro veramente impressionante. Naturalmente, il fenomeno non si riscontra in proporzioni identiche in tutte le zone d'Italia, ma risulta ormai accertato che in quasi tutte le province sussiste una aliquota, più o meno elevata, di famiglie di coltivatori diretti che si è,itattono in tali strettezze. Anche in Piemonte, nei comuni montani, sono frequenti i casi di così miseri bilanci aziendali. Eppure, la categoria dei coltivatori diretti nasconde sovente le proprie misere condizioni e rimane at1accata e fedele al • modesto podere conducendo una vita grama, turbata continuamente dalle necessità anche essenziali insoddisfatte. I coltivatori diretti si distinguono dalla categoria èegli altri lavoratori salariati perchè prestano il loro quotidiano e duro lavoro senza contabilità di orario, si accontentano del poco reddito che ritraggono, sono soggetti a molteplki avversità che minacciano e spesso decurtano il loro reddito senza ottenere la comprensione di quanti, in nome della giustizia umana, dovrebbero considerarli e trattarli per quello che realmente sono. Agricoltura e industria n maggior peso della, lotta contro l'inflazione è stato sostenuto dall'agricoltura, sia perchè i prezzi agricoli sono stati contenuti, sia p~rchè grandi masse di prodotti esteri sono state introdotte nel YJ)aese per comprimere il costo della vita. I produttori agri-- coli inv-ocano pertanto una organica politica dell'agricoltura rivolta alla difesa ,dei prezzi dei prodotti, anche e sopratutto nei confronti /della concorrenza estera. La protezione doganale dei prodotti agricoli oggi è riàotta al 10 per cento, mentre prima della guerra era del 40 per cento. n fatto che ii prezzi agricoli siano aumentati rispetto al 1JJ38 di 156 volte, mentre i costi e le spese dell'agricoltura. seno aumentati di 62 volte, sta a dimostrare una sperequazione di tratta1nento tra agricoltura e industria, solo che nelPindu.stria pperat e capitalisti si trovano d'accordo nelle pressioni politiche e di i;aTio genere (Scioperi compresi) suz Governo, mentre i buoni contadini han continuato a. lllì...Vorare,sia pure in proprio, ma han lavo-' rato anche per la collettivitd, accontentandosi spesso solo di bronLolare. Biblioteca Gino Bianco 295

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