Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 5 - 31 maggio 1952

Gli scambi commerciali N ELLO scorso anuo gli scambi commerciali italiani con l'estero si sono intensificati rispetto al 1950. L'incremento avutosi nel valore delle importazioni è stato del 47 O/o e quello registratosi nel valore delle esportazioni del 36 O/o. Anche se si tien conto del rialzo dei prezzi che è stato, com'è noto, assai più accentuato per le mer-. ci all'importazione, costituite prevalentemente da materie pri·me e prodotti semilavorati che sui mercati internazionali hanno subìto i maggiori aumenti di prezzo dopo gli eventi coreani, non v'è dubbio che le nostre correnti commerciali con l'estero si sono ampliate quantitativamente nel loro volume complessivo in misura assai apprezzabile. ·La politica commerciale segmta dal nostro governo ha favorito tale sviluppo di scambi, sia con le misure adottate in via autonoma, sia con quelle prese in armonia alle decisioni dell'OECE di cui l'I talia fa parte sul più vasto pia288 I• - BibllJteca Gino Bianco UGO LA MALFA Nato nel 1903, deputato repubblicano, mini~tro del Commercio 'estero. no della cooperazione economica internazionale. Il fenomeno più saliente che ha caratterizzato i nostri scambi internazionali nel 1951 e nei pri·mi mesi di quest'anno è stato il forte saldo creditorio a favo re dell'Italia registratosi nel commercio con i paesi dell'Unione Europea dei Pagamenti (EPU). nell'àmbito della quale si effettua il regolamento dei pagamenti interessanti sia 1e parti te visibili (importazioni ed esportazioni) sia le partite invisibili (noli, interessi, turismo, rimesse, ecc.) dei paesi dell'Europa Occidentale membri dell'OECE di Padgi nonchè dei paesi deJl'area della sterlina. Per dare un'idea dell'ampiezza dell'area EPU con la quale i nostri rapporti di credito e di debito si regolano ormai su base multilaterale (e non più

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