dare una permanente prosperità dell'industria italiana. Alludiamo con ciò alla produzione d1 qualità che, date le caratteristiche ne.turali, l'abbondanza di lavoro specìalizzato, la mancanza d.1 materie prime, è quella che meglio Si presta ad assicurarci un lavoro continuo e remunerativo alimentato da. intensi scambi con l 'estero. Sappiam~ che molti non sono di queste. tesi, ma ad essi non abbiamo altro a fare che rinnovare l'invito di un più attento studio delle vicende dell'industria ita,. liana per valutare nella sua giusta. misura i danni di una politica che c1 ba. portato '1. 'ç)rofondere mezzi, lavoro e sacrtflc.i., per realizzare a costi altissimi prodotti di masse. che abbia.mo poi dovuto difendere con una assurda protezione doganale i cui oneri hanno pesato su tutte le a.Itre atti vi tà. Questo è il punto di arrivo di una vicenda secolare che ha brillato per volontà di lavora.tori e di organizzatori, con momenti oscuri e parentesi liete. Vicende nelle quali purtroppo non sono mancate le pagine tristi e tristissime delle qua.li . spesso i lavoratori hanno subito il peso più duro. Non tutto quanto abbiamo ereditato dal passato è fecondo b vitale, ma vi è tuttavia nell'attrezzatura industriale italiana una grande ricchezza dalla quale Le vere di/ ferenze tra g?i uomin,;, consistono ne;, àoni intellettuali e morali, ma le più appariscenti e stridenti sono quelle che consistono nei ben,;, dl fortuna che sono esteriori all'uomo. Bib .2 84 a Gino Bianco se sapremo applica.re una azione ferma e intelligente potremo ricava.re frutti copiosi. Il segreto di questo successo ha due a.spetti: da un lato il lavoro e l'iniziativa coraggiosa; dall'altro un deciso riordinamento della nostra. vita sociale, rlpulita da · egoismi e de. favori ingiusti in un più diffuso senso di umana e cristiana solidurietà. Dovl°emo ancora aggi ungere che occorre una precisa coscienza delle difficoltà da superare senza abbandonarci ad illusorie speranze di miracolose in1r>rovvisazioni. Tale richiamo se.rebbe vana retorica se non si accomp&gnasse alla fiducia che alla. nuova Ubertà politica si accompagni una vera libertà economica, libertà dal bisogno e corresponsabilità piena del lavoro nel compito delle, ricostruzione. Con questa condizione possiamo wre che le difficoltà del compito non spaventeranno 1 lavoratori, ma 11 troveranno pronti e generosi a conquistare I 'e. vvenire. Questa visione ottimistica è tuttavia .condizionate., come è evidente, ad un più largo ed efficace riconoscimento alla parte essenziale che il lavoratore ha nello sviluppo economico del nostro Paese. Ci dobbiamo quindi orientare verso una ,riorganizzazione dell 'industrie. tale che i ~i costi cU produzione .non siano più dovuti, come é accaduto per tanto tempo, ad una politica di bassi salari, ma bensl ad un aumento del rendimento dovuto tanto all'impiego di appropriati mezzi tecnici. quanto ed ancor più all'elevamento delle condizioni murali, economiche ed al perfezionamento delle qualità professione.li dei lavoratori. SILVIO GOLZIO
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