Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 5 - 31 maggio 1952

La riforn1a della burocrazia e HIE COSA attende dalla riforma la pubblica opinione? In primo luogo, certamente, una razionalizzazione dei servizi, in modo da eliminare ogni inutile soprastruttura, rendere più semplici e celeri le procedure €\C!· avvicinare al massimo l'azione amministrativa ai bisogni cui deve soddisfare, consentendo un più umano svolgimento dei rapporti tra i cittadini ed i pubblici uffici. In secondo J uogo, il miglior rendim€nto possibile dell'apparato burocratico, sì da ottenere con la minore 6pesa la più efficiente tutela dei bisogni pubblici con il minimo sacrificio degli interessi privati, e da realizzare una completa bonifica, là dove di bonifica si sente l'urgenza. In terzo luogo, un'azione decisa per arginare l'aumento èel numero dei pubblici dipendenti, ed anzi per favorirne la riduzione ove esso è pletorico·, attuandone nel tempo stesso una selezione qualitativa che valorizzi, come è giusto, i migliori, . Biblioteca Gino Bianco ROBERTO LUCIFREDI nato nel 1909, deputato democristiano, sottosegretario di Stato. e consenta quella elevazione di dignità e di prestigio e quel più adeguato trattamt!nto economico, senza maggiori oneri complessivi de:llo Stato, e ,con l'eliminazione di ingiustificate sperequazioni, che gli impiegati pubblici giustamente reclamano. In quarto luogo, infine, un'opera diretta p.d attuare una più facile accessibilità da parte del pubblico alle leggi vigenti, che spesso, oggi, anche per l'esperto costituiscono un difficile rebus, che soltanto per effetto della compilazione di opportuni tE.:sti unici potrebbe diventare meno intricato. Convergono cosi nella riforma da un lato gli interessi dello Stato, dall'altro gli interessi dei cittadini (sia come utenti dei pubblici servizi, sia come contribuenti). dall'altro ancora 275 '

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==