Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 5 - 31 maggio 1952

pone, l'Argentina, ecc. che hanno condizioni economiche più basse con redditi per abitante fra le 100 e le 50 sterline annue, l'aumento di popolazione si aggira ancora attorno al 10 %o ma tanto natalità che mortalità sono più alte: rispettivamente del 24 %o e del 14 %0 ; nei paesi poi del1' Asia, dell'Africa, della Russia, dell'America meridionale in cui i redditi medi per testa sono iutti al di sotto delle 50 sterline la natalità sale al 29 %o, la mortalità al 15 %o e l'aumento di 'Popolazione al 14 %o come media. In generale quindi, salvo pochissime eccezioni, si può constatare che quanto 1nigliori sono le condizioni di vita e quanto più alto è il redàito medio per abitante, tanto più bassi sono la natalità, la mortalità e anche l'aumento di popolazione. Le due cose sono recipro- . camente e contemporaneamente causa ed effetto l'una dell'altra. Infatti se è vero che in un primo periodo della storia umana un forte aumento di popolazione è stato un elemento di progresso che ha spinto alla conquista ed alla utilizzazione di sempre nuove risorse naturali non sfrutta·fe, è altrettanto vero Bi 2ZO a Gino Bianco che quando le terre produttive fertili sono state a mano a mano occupate e su di esse la popolazione ha aumentato di densità, una forte natalità è divenuta non più un elemento di progresso ma un elemento di miseria per una popolazione stretta in un determinato territorio; ed invece la diminuzione della natalità contemporanea allo sviluppo tecnico del lavoro ed a forti investimenti di capitali ha portato i paesi più civili al livello ,di sviluppo attuale. Un eseffi:Pio di questo fenomeno storico molto interessante è costituito proprio dall'Italia; essa è una delle cinque nazioni del mondo dove la densità media di popolazione supera i 150 abitanti per kmq., assieme al Giappone, al Belgio, alla Germania e all'Inghilterra. Ma mentre ·le tre ultime che dispongono di enormi risorse economiche minerarie e commerciali hanno un aumento di ipoipolazione ·che va dal 7 %o al 4 %0 , l'Italia e il Giappone che tali- risorse non hanno si consentono un aumento di popolazione che si aggira attorno all'll %o all'anno; negli ultimi cinque anni la popolazione italiana è aumentata

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