fenomeno produca più di bene o più di male; ma è invece doveroso provvedere, perchè le ·conseguenze negative siano ridotte a proporzioni costantemente inferiori. Sia infine consentito auspicare che i Paesi più fortunati ricordino un autorevolisshno ammonimento venuto proprio nel tempo in cui 4 milioni e 700 mila lavoratori stranieri più o n1eno coattivamente erano stati trasportati in Germania al servizio - oltre il milione e n1ezzo di prigionieri - di quella lotta delle Nazioni proletarie contro le Nazioni ricche ch'era il « mito » dell'Asse nazi-fascista; allora, era il Natale del '41, il Papa svolgeva con l'ultimo dei cinque punti, ossia cinque presupposti della pa-ce nella giusfizia, il concetto che « in luogo del freddo egois1no deve subentrare fra i popoli, fatti sicuri dalla loro autonomia ed indipendenza, una sincera solidaIl comunismo avanza perchè trova nell'egoismo, nell'ignoranza e nella miseria i migliori alleati. Si rinunci dai singoli e dai popoli ricchi all'egoismo, si istruiscano e Si sollevino i miseri. ecco i rimedi efficaci, più salutari delle guerre, delle repressioni e delle reazioni. Bi 2'"68' a Gino Bianco rietà giuridica ed economica, una collaborazione fraterna, secondo i precetti della · legge divina>>. Purtroppo, tali esigenze non sono ancora così chiare da costituire norma generale; però, quando ci si avvia alla divisione del lavoro, alla cooperazione economica fra i popoli e da ogni parte si ostenta la volontà di positivamente operare per una reciproca collaborazione, non si può non tenerne conto; perdhè o si accetta la libera mobilità delle persone da Paese a Paese, ossia la fluidità della popolazione, oppure bisogna rassegnarsi a considerare la deprecata e schiavistica deportazione coatta, quale mezzo per la razionale distribuzione della popolazione ,umana sulla Terra. Il «mito» dell'emigrazione, supposto iehe se ne possa parlare, non trova indulgenza nel nostro senso critico, ma l'ipotesi di quella che fu e di quella ,che è la deportazione coatta, trova la condanna più netta nel nostro senso politico. E' certa, ;però, l'ansia dUfusa, di conoscere i risultati degli esperimenti fatti con recenti trattati di emigrazione si!ipulati fra l'Italia e Paesi transoceanici, noncbè di conoscere le esperienze fatte con investimenti di ragguardevolissimi capitali in Paesi esteri, destinati a ;favorire i nostri emigrati.
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