Lettere da Torino Clericalismo e sindacalismo A Vietor Reuther Egregio Signore, ho saputo, non avendovi partecipato, che Ella nel corso del ricevimento offertoLe dalla Federazione Italiana Metalmeccanici a Torino presso l'albergo « Doga• na vecchia » il 13-3-52 avrebbe, a chiusa di un Suo discorso, dichiarato la necessità che il sindncalisrno libero e democratico continui la lotta contro il comunir smo, il capitalismo ed il cierir,alismo. La di Sin voltura con la quale Ella accomuna questi termini non mi stupisce affatto poiChè venendo Ella da un ,paese ove si è soliti fare d'ogni erba un fascio e dove Si ritiene ancora oggi da alcuno che l'Italia sia il paese dei mandolini e dei briganti con il cappello a pan di zucchero (il tutto naturalmente governato e diretto dal Papa-Be) prova come sia semplicisticamente sfuggitoLe tale inopportuno accostamento. Le dirò innanzitutto che desidererei conoscere cosa Ella · ritenga per clericalismo ... ,~e, come qui è opinione comune, Ella intenda, con tale definizione, riferirsi al governo dei preti La posso subito tranquilliua-re. \ 2'.J8 teca Gino Bianco Il clero in Italia nive ancora oggi per la maggior parte dei casi in condizioni di dignitosa povertà; e si interessa, a mio parere, ancora troppo poco delle questioni contingenti mentre al contrario qualche partito e parecchi uomini politici . continuano imperturbabilmente la loro propaganda antireligiosa. D'altronde non mi risulta che nel ricevimento in Municipio Ella abbia avuto a che fare con eccleSiastici, anche se la eittà che ha avuto l'onore di registrare e di testimoniare le opere di S. Giovanni Bosco, del S. Giuseppe B. Gottolengo, di S. Giuseppe Ca/asso e del Beato Sebastiano Valfrè non dovrebbe vergognarsi di avere almeno un sacerdote nel suo consiglio Comunale. Perchè veda Mr. Beuther, qui siamo in un paese tremendamente povero che però, in altre epoche della sua storia, con meno aiuti E.B.P. ma con più fede h.a sa.puto dare al mondo dei santi, che nella vita sociale del paese hanno lasciato una loro impronta e le cui opere, se non vado errato, dovrebbero essere conosciute ed apprezzate anche al Suo paese. Se pOi come clericalismo F,lla intenda la permeazione cristiana della vita sociale che con tutte
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