di vani che l'INA-Casa potrà costruire nel settennio potranno rappresentaTe circa 1/6 di quello che s1 considera il fabbisogno nazionale per quel periodo, tenendo conto sia dei b:sogni attuali che di queifi che vengono via via determinati dai fattori demografici. Ne segue che solo il complesso delle varie iniziative fPUbblic'he e private - agendo ciascuna nella gfera di sua competenza e con i criteri richiesti dalla sua particolare natura - potrà soddisfare più compiutamente alle esigenze delle diverse ce.tegorie di lavoratori. Non è vero poi che colle assegnazioni dell'INA-Casa si arrivi per ora a sodd:sfare soltanto i lavoratori che vivono in condizioni di estremo disagio. Di fronte a1 quattromila Comuni in cui si costruisce, que~ta situazione si verifica in pochissimi e cioè nelle grandi città, dove per CoffifPenso sono più numerose e di rilievo le altre iniziative edilizie, pubbliche e private. Ed anche in queste 10caHtà, coi p-iani annuali successivi, si allargherà sempre più la cerchia dei beneficiari. 4) Visto che il canone mensile degli alloggi in locazione è circa la metà di quello stabilito per gli alloggi a riscatto, perchè non si favoriscono di più i lavoratori assegnando in locazione il maggior numero .1JOSSibile di alloggi? La Legge stabilisce che gli alloggi costruiti si assegnino per metà a riscatto e per metà in locazione, in vista di soddisfare al le di verse esigenze dei lavoratori. Riuscirebbe però a da.nno dei lavoratori un aumento della percentuale di alloggi in locazione perchè la Legge offre maggiori vantaggi al lavoratore assegnatario di alloggio a riscatto. 230 eca Gino Bianco Basti pensare che la quota di riscatto è calcolata in modo che il lavoratore viene a pagare in 25 anni (a rate mensili) il puro costo dell'alloggio, senza addebito di alcun interesse, ed anzi diminuito di un forte contributo dello Stato ( 1 % annuo del costo _del1'alloggio per 25 anni). Il lavoratore che 'ha firmato un contratto per un alloggio dell'INA-Casa con promessa di vendita può inoltre, in ·qualunque momento, Tecedere dal contratto, ottenendo il rimborso delle quote di ammortamento versate, salvo una piccola aliquota per l'occupazione dell'alloggio. Dopo un anno di occupazione dell'allogg:o egli può anzi designare, a sua scelta, un altro 'lavoratore, in pos-- sesso di determinate condizioni, che gli succeda nel contratto. Infine, se è vero che la rata di ammortarnento degli all~gi a ri • scatto è più forte di quella degli. alloggi in locazione, d'altra parte. 1per quanto riguarda le spese ag• giuntive di amministrazione e ma,. ntrtenzione, gli assegnatari di eia, scuno stabile ceduto e, riscatto potranno optare per l'istituzionf\ di un'« ammin:strazione autonoma » sotto la responsabilità di uno degli inquilini, la quale, Sl't tutti collaboreranno alla buone. conservazione della casa, potrà consentire di ridurre al minimu necessario le suddette spese aggiunti ve. Mi torna perciò gradita l'occaslone per consigliare ai lavoratori che concorrono ai nostri bandi <1i esp•rimere la loro preferenza pet I' assegnazione di un alloggio a riscatto ed a quelli che hanr.r0 ottenuto tale assegnazione di fare ogni sacrificio per conservarla, ed ass~ctrrare cosl al propri flgll una casa bella e di loro proprietà. Boma, 18 marzo 1952.
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