Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 4 - 30 aprile 1952

cietà divenuta a partecipazione di lavoro. Queste le norme essenziali della proposta. La proposta sa di avere un campo di applicazione largo, ma limitato, e di essere suscettiva di molti sviluppi. Ma sa anche di essere qualche cosa perchè si cominci, come diceva Felice 1\lbani, dal cominciamento. E' un principio di bene, e coine tale ci è caro raccomandarlo agli uomini protesi verso la causa del bene. Molte critiche sono già state opposte alla proposta. E si capisce: colossali interessi materiali degli egoisti, e vaste in1postazioni ideologiche vengono urtati da essa. ·Ci riserviamo, in un secondo tempo, di parlare di queste critiche anche qui. Qui, però, o.ggi, vogliamo soggiungere che la proposta costituisce un diritto, e un diritto progressi·Vo. Non ha dunque da essere confusa con l'azionariato di lavoro praticato da certi capitalisti per rafforzare il loro monopolio, e svirilizzare la forza sindacale. Non ha nulla a che vedere con elargizioni episodiche, paternalisticamente realizzate! E' un diritto che vuole sorgere, per dare ai lavoratori una nuova forza insieme a una nuova coscienza, anche del rischio, e a una nuova capacità per il loro avvenire di compartecipi dell'amministrazione dei mezzi di produzione e della ricchezza, che oggi sono monopolio di po~ chi, e strumento di sfruttamento umano. I 218 eca Gino Bianco lDOCUMlENTI 1920 Un progettodei'"bianchi,, Il SNOM ( Sind. Naz. Operai Metallurgici) aderente alla Confederazione bianca chiese nel suo memoriale del luglio 1920 la compartecipazione agli utili: 1 - Alla fine dell'anno sociale, dopo il prelevamento occorrente per la riserva legale, l'utile netto viene ripartito come segue: 2 - Al capitale azionario realmen te versato si attribuisce il vigente interesse legale del denaro. 3 - Il resto dell'utile è diviso in due parti uguali: una è attribuita al lavoro tanto esecutivo quanto direttivo, l'altra è attri- . buita al ce.pitale azionario realmente versato. 4 - Le somme attribui te al lavo::-o sono ripartite fra gli addetti all'azienda: operai, impiegati, personale direttivo; proporzionalmente alla somma annua dei salari o onorari loro regolarmente pagati purchè da almeno sei mesi siano addetti alla azienda e abbiano firmato il contratto di lavoro e d'impiego vigente. 5 - La somma attribuita al lavoro dà al personale il diritto a tante azioni di lavoro quante volte essa contiene l'importo di una azione di ce.pitale interamente versata. Supponiamo che la somma attribuita al lavoro dia 20.000 lire, che le azioni di capitale integralme~te liberate siano di L. 500; il personale avrà diritto a 20.000: 500 ossia 40 azioni di lavoro. 6 - Man mano che si creano

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