dovrà essere imitato d& tutti - i popoli civili. Nell'attesa della maturazione· in Italia di questa riforma che renderà lirbero l'uomo Id.ai bisogni, nulla deve essere trascurato per attenuare le preoccupazioni dei lavoratori. Il limite di 60 anni per gli uomini e di 55 per le donne per il collocamento a riposo con diritto alla pensione, è atteso con preoccupazione da coloro che dovranno lasciare il lavoro, tanto più quando, per le loro condizioni di salute e per la loro specializzazione nelle lavorazioni, sono in grado di dare un rendimento non inferiore alla media. Il pensiero di rimanere in.attivi li preoccupa e li rattrista, perchè nella loro grande maggioranza, non dispongono di mezzi da aggiungere ogni mese alla pensione per coprire le loro spese. Le rivalutazioni approvate non assicurano an(Iora una esistenza sia pure modesta per cui cercheranno di rimanere al loro posto di lavoro il più a lungo possibile. Ragioni umane giustificano la concessione della proroga, senonchè un altro aspetto del- - la vita nazionale richiama la nostra attenzione con tutto il vigore della sua dura realtà. E' risaputo che ogni anno sono circa 200.000 giovani che chiedono una occupazione per BibHoteca Gino Bianco imparare un mestiere o una professione e nel contempo aiutare le rispettive famiglie, -i quali, insoddisfatti, si agitano e protestano anche perchè non intendono, e con ragione, adattarsi alle continue rinunce delle loro oneste e modeste esigenze giovanili che potranno appagare soltanto col guadagno del loro lavoro. Il numero considerevole dei di1 soccupati, e fra questi la percentuale dei giovani, testi- .. monia tutta la gravità del fenomeno e i pericoli che ne potrebbero derivare. Per ogni posto conservato all'uomo con oltre 60 anni e alla donna con oltre 55 anni, è un giovane o una giovane che rimane sulla strada con tutte le pericolose conseguenze in quegli spiriti non ancora ferrati alla resistenza contro le cattive deviazioni. Questi due problemi: lo sfollamento dei pensionati o pendonabili dalle fabbriche e dalle aziende e il collocamento dei giovani ,per iniziare e continuare la loro vita lavorativa, non possono essere disgiunti. Ma per costringere i sessantenni e le cinquantacinquenni a lasciare il posto ai giovani, si deve dar loro la tranquillità del domani, sino a quando la giornata terrena non si chiuderi. I
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