Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 4 - 30 aprile 1952

bagaglio cospicuo d'erudizione speeifieamente volta a sostenere ed i_ntegrare la loro funzione mancarono in tutto od in parte alla prova. Il che conferma, sembrami, il mio asserto: che, cioè, quella dell'organizzatore di masse sul piano dell'azione contingente e volti gli occhi alle mete lontane, sia carriera che supponga imponderabili doti personali, che nessuna cattedra potrà mai fornire. Se dovessi, in riassunto, stabilire una speeie di paragone fra i « quadri » del passato e quelli di oggi ( fra i quali, naturalmente. parecchi sono gli egregi) direi che. oggi, in ragione specialmente delle accreseiute esigenze e delle complessità di certe Situazioni e di tJerti momenti che lo ieri non conobbe, prevalgono le nozioni teoriche: mentre, ieri, prevalevano le virtù dell'intuizione. Cggi, Cioè, si è più tecnici: ieri s'era più politici. Politici nel senso migliore. Nel senso che ogni dirigente non procedeva col paraocchi, solo guardando l'interP.sse della categoria professionale alla cui cttreZi<:>ne era preposto, e, pel resto cascasse il mondo: 1 ma aveva, di ogni problema, una vistone pan()y ramica, epperciò gli era naturale inserire le ragioni della sua parte nel tutto della collettivtt{J.. Bicordo l'impostazione del prtmo grande sCiopero generale, nel 1900, a Genova. Il Prefetto Garroni aveva sciolto la Camera del Lavoro, obbedendo ~ pressioni Ciecam.ente reazionarie: e ciò avrebbe facilmente indotto la massa, defraudata della propria istituzione di difesa, a ritorsioni sdruceiolabili nella Viscida china della demagogta. Biblioteca Gino Bianco Invece i dirigenti locali s'affrettarono a mettere in luce lo stato di disagio che, per le sue ripercussioni sull'animo dei lavoratori, il provvedimento pre/ettizio non avrebbe mancato di produrre: d'onde una causa di costante mtn01· rendimento del lavoro, specie sulle calate del Porto, ed il probabile dirottam.ento progressivo dei traf fiei verso altri sbocchi stranieri. Con ciò tutta la cittadinanza st strinse intorno agli operai in lotta, e fu immediatamente battaglia vinta. Cadeva, colla sconfitta di Garroni, anche il Ministero Saracco, e sorgeva quel Ministero Giolitti-Zanardelli che, consacrando il principio della libertà organizzativa, apriva una nuova era nella storia del nostro paese. Per concludere, caro Rapelli:, che nella preparazione dei « quarlri » sindacali bisogna tener conto, anzitutto, delle qualità istintive dei soggetti, e non fidarsi -solo dell'fl,pporto istruttivo che le varie università del lavoro possono loro attribuire. Ti.:d è problema che ha una sua fondamentale importanza se è vero, com'è vero, che il mondo procede decisamente in una strada in cui le competizioni di classe avranno una parte sempre magqiore. Disacerbare tali competizioni, senza -negarne l'insopprimibile realtà, sembrami compito altamente degno. A tal fine la cura dell'elemento «uomo» assume un carattere pregtudiziale. . Non tt pare? Boma, 1-4-952 209

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