Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 4 - 30 aprile 1952

I quadri Ollro Bapelli, quando, nel 1915, morì Pietro Chiesa, $orse nel G'enovesato la idea di dedicare al deputato operaio una scuola per la formazione · dei « quadri » sindacali. , Non se ne fece nulla perchè mancarono i fondi: e tuttavia va segnalato come, già fin da quel tempo, s'avvertisse il bisogno di dare il Via ad una classe di dirigenti non improvvisati ma forniti di quel minimo di cogniZioni clte il cosciente disbrigo di man- :rioni così importanti richiede. Eppure, gli uomini che in passato guidarono le nostre grandi organizzazioni profesSionali e di mestiere, quegli uomini il cui ricordo rimane vivo per quanto di intelligente e di fecondo operar"ono in pro della classe lavoratrice, furon tutti dei self made men. Nessun corso culturale, nessun titolo più o meno vistoso ebbe a costituire la loro, dirò coSì, piattaforma di lancio: e, ciò malgrado, essi « insegnano » ancora, dai prati d'asfodelo. Calda, Colombino, Buozzi, Baldini, Grandi, Del Buono, BaldeSi, Vezzani, Quaglino, Cattaneo, Deli' Avalle, etc. etc.: ogni nome un am.biente, un mondo, una storia. Nè metto nel conto i Bigola, i D'Aragona, i Mazzoni che, vivi e vegeti, testimoniano delle virtù 208 b,>J .." .. Jca Gino Biancp , sindacali MARIO BETTINOTTl nato nel 1884, deputato Sociald_emocratico, giornalista d'una tradizione ch'ebbe, senza amplificazioni rettoriche, le sue glorie. Gli è che, indipendentemente dall'apporto delle cognizioni tecniche, indispensabili in misura dei nuovi problemi che si vanno di giorno in giorno imponendo, e che esigono adeguata preparazione, io penso che organizzatori delta reSistenza, della cooperazione, della mutualità, Si nasca. . I « quadri » del passato, cioè, non ebbero alcun nutrimento cul-· turale, o l'ebbero in misura inadeguata: eppur seppero tenere il campo creando addirittura, dal nulla: chè, prima di loro, era il vuoto. compito loro, e compito pregiudiziale, fu anzitutto quello di «creare» una co~cienza di clas3e: eppoi, su · quella, costruire. costruire solidamente, e non architettare sogni, chimere, fantasie. Per contro, poi, «quadri» usciti da una lunga vigilia di studi di carattere economico, sociale, politico, storico: con sulle spallè un

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