Ho viS9Uto dei mesi con semplice pane e ricotta, oyvero con un piatto di spaghetti, mangiato una volta al giorno. Ebbene, malgrado ciò, eccomi qua con le. mia fede intatta, pronto ad infilare ancora una volta la via Crucis per il trionfo delle mie idee immortali. In questi otto giorni ho portato la mia parola da un canto all'altro d'Italia. Dappertutto mi son fatto degli amici; forse anche degli avversari; nemici no. Nemici no, perchè (e non è una vutù) la mia anima è incapace di odiaire. Ovvero io odio 11 me.le iu se stesso e non nelle. persone che lo compiono. E se combatto ur: avversario, anche con e.sprezZft é durezza, lo faccio per guarirlo dal suo male morale e non per il gusto di vederlo abbattuLo e vinto. Al di là della Inia penna atfHata. quanto una spada, vi son sempre le mie braccia aperte, pronte a stringere l'avversario che si pente e si ricrede. Le mie idee non mi procurano che prigione e povertà; me. se la prigione mi tempra per le battaglie dell'avvenire, se la prigione mi nutrisce l'f nimo e l'intelletto, la povertà mi riempie di superbia e di orgoglio. Se avessi avuto animo da speculatore o se avessi per un solo attimo transatto con la mia coscienza ore. avrei una posizione economica. formidabile; ma siccome io sento che un sol soldo illecite.mente guadagnato costituirebbe per me un rimorso mortale e mi abbasserebbe talmente dinanzi a me ' . Biblioteca Gino Bianco stesso aa uccidermi spiritualmente, cosi posso tranquillamente prevedere che la povertà, cosi santamente praticata da Fra Jacopone da Todi e da San Francesco d'Assisi, sarà la compagne. indivisibile delle. mia vita. Ma io sono pagato ad usura dall'affetto veramente commovente che nutrono per me tutti i miei operai che hanno imparato ad appre-zZ101rmie conoscermi nelle numerose difficili battaglie in cui io sono per loro, condottiero e, soprattutto, fratello d'anni. Ed è un amore cosi ingenuo, puro, fortemente sentito, che fa. bene al cuore e ne rimargina le ferite che vi aprono le inevitabili delusioni. I miei avversari da dieci anni a questa parte hanno avuto modo di far circolare sul mio conto ' ogni sorta di voci calunniose ed hanno intessuto maldicenze idiote. Qualcuna di queste ba forse ferito il mio orecchio? Ebbene, io non ho mai sentito bisogho di raccogliere tanto fango, chè la verità s'è fatta sempre stra.da naturalmente ed i galantuomini han fatto per proprio conto giustizia sommaria di certe bassezze. Ho anche io i miei difetti - chi non ne ba? - ma gli sforzi che da tanti anni compio per detergere l'anima mia de. ogni impurità e per rendermi degno della missione che il destino mi ha a1'- fl.dato, hanno raggiunto il risultato di far di me un uomo · che può andar in giro per il mondo, senza correre il pericolo di ar- .rossire e chinare la fronte dinanzi a chicche~ie.. (da uno scritto del 1915) 207
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