( prevalse la nostra organizzazione agricola, "Venne dupUcata aj anche triplicata. Perchè lo stesso famo.so « lodo di Sòresina » si tradusse in un patto di compartecipazione che .solo aveva bisogno di trovare una buona e leale volontà reciproca i.,e1 addimostrare i suoi benefici effetti. Perchè, nel campo legisla ~ tivo, contro le pretese .socialiste e le resistenze conserva tric i, chiedemmo l'equità dei canoni di affitto, le Commissioni arbitrali per là risoluzione delle vertenze, la legalizzazione dei contratti collettivi, la giusta causa per le disdette, la risoluzione del problema del latifondo, il credito agrario, e tutta una serie di provvidenze a tte ad intensificare la produzione ed a non esaurire le fonti dell'àgricoltura italiana. I limitati errori di pochi, e qualche doloroso incidente di masse - che pur non ebbero che lieve rilievo in mezzo alle asperità del periodo vissuto, ed ai quali non sono sfuggiti i primi esperimenti dei· .sindacati fa.scisti si dovettero ~ila iniziativa delle nostre organizzazioni aderenti e, ad ogni modo, furono prontamente richiamati e deplorati dalla Confederazione italiana dei lavoratori. E l'esperienza ha giovato a far sì che oggi appaiono già tanto lontani, perchè non .si· ricordano che nelle rifritture polemiche dei conservatori e dei fascisti, e nei rilievi di qualche persona amica, anche autorevole, ma tutt'altro che esattamente informata della reale portata delle lamentate deficienze. ( Da una relazione di A. Grandi al Consiglio Nazionale della Confederazione Italiana dei Lavoratori - . Verona, Febbraio 1925). sono rifiutato di stravincere, e potevo stravincere. Mi sono imposto dei limiti. Mi sono detto che la migliore saggezza è quella che non vi abbandona dopo la vittoria. Con 300 mila giovani ·armati di tutto punto, decisi a tutto e qua.si misticamente pronti ad un mio ordine, io potevo castigare tutti coloro che hanno diffamato e tentato di infangare il Fascismo. Potevo fare di questa aula sorda. e grigia un bivacco di mani,poli: potevo sprangare il Par-lamento e costituire un governo esclusivamente di fascisti. Potevo: ma non ho, almeno in questo prin10 tempo, voluto. Gli avversari sono rimasti nei loro rifugi: ne sono tranquillamente usciti, ed hanno ottenuto la libera circolazione: del che approfittano già per risputare veleno e tendere agguati come a Carate e Bergamo; e. Udine, a Muggia. Ho costituito un governo di coalizione e non già coll'intento di avere una maggioranza parlamentare, della qua.le posso oggi fare ben:ssimo a meno, ma per raccogloiere in aiuto della Nazione boceheggiante, quanti, al dl sopra delle sfumature dei partiti, la ·stessa Naziqne vogliono salvare». Nessun de'J)'Utato st dimise per protesta. Eppoi ci si stupisce che -il /aseismo abbia potuto reggere così a lungo. Bioliòteca Gino Bianco 201
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