Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 4 - 30 aprile 1952

in altri rami diversi, mediante lung~e discussioni e trattative colle organizzazioni industriali, senza mai ricorrere a scioperi · di larghe categorie operaie. Vi furono agitazioni locali e legit- . time per indurre invece alcuni industriali ad applicare i patti di lavoro conclusi dalle loro organizzazioni; b) netta oppò,sizione a tutti gli scioperi generali di carattere politico anche se ammantati di mire pacifiste o Idi parvenze legalitarie; -e) netta opposizione e resistenza negli scioperi degli addetti ai servizi pubblici; d) opposizione alla occupazione delle fabbriche, che non riusci ad estendersi dovunque le nostre organizzazioni erano preponderanti; e) nessuna fiducia nella proposta di legge per il controllo sulle .aziende, e presentazione da parte no-stra di un progetto di legge per l'azionariato operaio e la parte,eipazione dei lavoratori agli utili delle aziende, aspramen te combattuto dagli industriali, dai socialisti e dal Governo. E nelle agitazioni agrarie? Vi ifurono errori e deficienze dovuti a scar.sa preparazione di qualche organizzatore ed alla impazienza di masse, che dettero luogo a qualche superiore e salutare richiamo. Ma l'indirizzo confederale bianco fu sempre informato dai dettami della sociologia cristiana. Perciò fummo combattuti dai .socialisti, perchè frenammo le loro illusioni di arrivare, attraverso il salariato e la grande conduzione agrinola, alla gestione colletti va delle terre. Perchè volem•- mo raggiungere una maggiore equità di rapporti economici e morali fra proprietari di terre ,senza distruggere la mezzadria, favorendo il piccolo affitto diretto, sviluppando la picola proprietà che in alcune zone, dovt-- ·---- Così parlò Mussolini, alla Camera dei Deputati, dopo il suo insediamento al Governo avvenuto il 30 ottobre 1922. « Quello che io compio oggi in questa aula è un atto di formale deferenza. verso cli voi e per 11 qua.le non vi chiedo nessun e.ttestato di speciale riconoscenza. Da molti, anzi da troppi anni, le crisi di governo erano poste e risolte dalla Ce.mera attraverso più o meno tortuose manovre ed agguati, tanto che una crisi veniva regolarmente qualificata come un assalto ed il Ministero rappresentato da una traballante diligenza postale. 0:-a è accaduto per la seconda volta, nel breve volgere di un decennio, che 11 popolo italiano - nella sua parte migliore - ha ~ valca to. un Ministero e si è de.to un governo al di tuori aJ d1 sopra e ~ntro ogni designazione del Parla.mento. Il decennio di cui vi parlo sta fra il maggio del 1915 e l'ottobre del 1922. Lascio ai mele.nconici zelatori dei superçostituziona.llsmo il compito di dissertare più o meno lamentosamente su ciò. Io affermo che la rivoluzione ha 1 suoi diritti. Aggiungo, 1perchè ognuno lo sappia, che io sono qui per difendere e potenmare al massimo grado la r1 vol uztone delle « camicie nere», in~rendola intimamente come forza di sviluppo, dd. progresso e di equilibrio nella. storia della Nazione. Ml l 200 ca Gino Bianco

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