Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 3 - 31 marzo 1952

Il Comune nel Sud ' Le ta;re secolari deU.a vite. p.ubbl1ca. rrne.ridionale, che si rlld uce solo alle ùotte comunali, le u:nidhe vi vaicemen te sentite da noi, sono tprodotto tl.i una QPP•resis1o- ,n,e secol61re e non si iposs,ono curare con ricette semip1ici.6tlohe o comtpHcate ohe siano. 11 che peml'tlro non vu<11dire che bisogna, fatalistica,mente aJboondonars'l a·~l'dpera del tempo: sparliranno, se gH uomini si: a:doperera·nno a farle sparLre, ,neHe. m1sura che 1 10 faranno, e'd. i,n pe.rte solo · Re circostanze specia-ld vi dalranno 111 loro ,aptporto. L'ooame dei ceti che si a.i.&putano il dominio ne'lle città n-0stire, 1preveil-entemente ;rura.l'i, è stato già fatto. Contadini impreparati, obe alJ)'pena da qua1che '1.nn-o si andavano atfaccia,ndo ai p1 vi1 m1 lbavlumi d•ella wta IJ}oùitioo, bisognosi Idi a€sicurarsi, coil pos6e6So del Com1ume, una difesa contro n•as-pira rpolitice. dei salari e tleUe tasse praitioata dai padroni, srviati spesso dietro miti inadeguati SJ]la realtà sto~ica; agrari non meno ignoranti, pei qua- .U H Comune iè mezzo ld:i compressione economica e schiavismo ipo1itico; a,rt.i,gianoi mutevoH ad. ·ogni vento •per ipiceold vantaw:t ipersonaiH; ceti me'di cosi detti inte'hlettuaili, bra,m06i di e,s... s1cuirarsi suil magro /bilancio comun-a.'1e una es,i1stenza ipiù facdle e formanti camarille esigue me. 61J)ietate e lduire a morire. in combutta con [a ocolu uta buTocre,zia. locale e ce!l-trale; ne&s-una eenetà politi:cà, ma -0gnt trMformismo, più strano pur di. mantenere in rprop.rie mani 1,1 conBiblioteca Gino Bianco TOMMASO FIORE indipendente, meridionalista, scrittore ·quistato Comune, attraverso la •mediiazione dei favori po:-essò i,l govtrno, presso qualsiasi governo. iSiamo .aincora, in breve, al Comune delil'ep,ooa di Roiberto D'Angiò, il quale spogliò e spossò il !Regno a vantaggio del,l'alta oonca florenti,na, con une, (Politica esteTa ed ·i-nterna. ICiiss,en.nata, pTi- •ma or!gine di ogni nostro male. ISicchiè ,l'-ul1li'C-O•problema ;per i no:stri f,u ailoloraque1lo dell,a, comipi.lazione d-el ruolo delile tasse &. ,proprio vant&ggio e a danno altrui, e le s1iragi, 'le vlolen~e dei baroni, Idi ecclesiastici, di :frati contro le pilebi e l,e sollevazioni di queste, furcm•o presto ·un ma-- le end-emico. rNè c'era a,ltlo•ra un ceto ,medio... 'Ed. anche oggi, vale a dm-e si,no a tre anni fa, nessuno ispiri to a utomi6tico ha i'spi!rato ile •lotte llocald, sebbene sia 'drf.fu.so e potrei dire quasi geneira,le in ogni -ceto lo s·pirit-0 antis,tatale ed antigovernativo: la q u1stione del'le tasse com una.- li era ancora quel,la rpirevalen te- ·mente sentita, ohe determinava i mov.imenti elettora,U, che epingeva (Plebi e signori ad' orna,(M1 pel mom·ento di iUne. dd. altra veste ipolitfca. Cessata rp-01:forzataimen te ogni lotta, le vecchi A camarfllle aJpOJ!itiche non hanno oira btsogno nemmeno <i,1,un ,po' ol moto, per a661C'uirarsi 1 10 etrutt&- 135

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