Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 3 - 31 marzo 1952

riserve di alcuni e lo scetticismo di molti. / Penso, però, che sia un po,, presto, in verità, per parlare di collaudo e di collaudo definitivo e che, dato il breve tempo tra.scorso - quindi-ci mesi appena - essi risultati debbono giudicarsi molto apprezzabili e confortanti le prospettive per l'avvenire. Non ripeterò le cifre che buona parte del pubbllco conosce se non in breve sintesi: lavori approvati per oltre cento mili,.r'di ed in esecurzione per settanta miliardi; ,piano studiato e già in attuazione di considerevoli finanziamenti e di aiuti ai privati nel settore agricolo e nel settore industriale. Le critiche, d'altronde, si spiegano per;f ettamen te e con la impazienza dell'attesa delle popolazioni meridionali - così assillate dal bisogno e troppo abituate alle sterili promesse ed alle inconcludenti eh i.acchiere - e con la somma delle ostilità e delle diffitlenze dalle quali chi opera è rempre circondato. Soprattutto, quan 1 do, come in questo caso, • coloro. che sono chiamati ad operare debbono affrontare la risoluzione di un problema eh~ rassomiglia imolto alla quadratura del circolo: far .presto e far bene. Ed invero, chi può negarlo, è c.erto imperativo categorico, che non ha bisogno di dimostrazione, l'esigenza di far B·t, 132 8 . 8 . 1 . 3 1no 1anco presto. Ma, io penso che necessità non meno inderogabile sia di far bene o almeno nel miglior modo possibile. Occorre guardarsi dalle facili improvvisazioni nello studio e nella risoluzione degli ardui e complessi problemi tecnici che molto spesso presenta la progettazione delle grandi opere pubbliche del Mezzogiorno, specie tielle opere di bonifica e di sistemazione idraulica del monte e del .piano, e di utilizzazione delle risorse idriche. La non lieta esperienza del passato deve esserci di severo ammaestramento e ci impone di evitare il pericolo che si rinnovino i· dannosi errori e sperperi ingenti di denaro pubblico. In particolare, tutti sanno che la critica, forse fondamentale, che si muove alla « Cassa», è quella che all'impegno delle spese non segua con ritmo altrettanto celere l'erogarzione delle somme per l'esecuzione delle opere. Ma simile critica è frutto di scarsa conoscenza 'dei tempi tecnici minimi, che anche nel più agile e snello degli ordinamenti di amministrazione pubblica o privata, si richiedono non solo per lo studio e l'approvazione dei progetti, bensl per passare poi alla fase esecutiva e percorrer la sino - al collaudo dei lavori. Approvazione degli atti di concesslone, gare di appalto, ag,giudicazioni di consegne, attrerz-

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