I I loro concesso per la · inamovibilità del mezzadro che avrebbe dovuto sostituire. Que~--to stato di cose, perpetratesi troppo a lungo, ha determinato: 1) un gravissimo danno per le aziende condotte a mezzadria, a causa del notevole squilibrio delle forze lavorative determinatosi nei vari complessi poderali; 2) un danno rilevante per la économia agricola a causa delle perdite che si sono verificate nella produzione per lo squilibrio di cui sopra; 3) un danno enorme per la economia delle famiglie mezzadrili costrette a vivere in fondi inadeguati alle loro po&sibilitd e necessioo.· In sostanza il blocco delle disdette si è risolto alla sola indiscriminata protezione delle peggiori famiglie mezzadrili che, per la loro composizione e per la loro incapacità lavorativa, avrebbero trovato difficile -collocamento in regime di libertd. La prova di quanto sopra è data dal fatto che ogni anno centinaia di famiglie coloniche chiedono $f)Ontaneamente di risolvere il rapporto di mezzadria, pure nella incertezza d-l trovare la sistemazione che desiderano, stante che il blocco delle disdette rende difficile la stipulazione di nuovi contratti, mancando alle parti la garanzia assoluta della libera disponibilitd dei poderi per i quali viene chiesto l'avvicendamento della fa miglia colonica. Si può senz'al1Jro a;ff ermare che se tale garanzia 1'eni1,e 184 Bi -va Gino Bianco concessa per un solo anno, noi ci troveremmo di fronte ad una mole notevole di disdette da parte dei mezzadri ai concedenti, che può essere senz'altro calcolata ad oltre il 50 per cento delle unità poderali esistenti nella nostra provincia. Malgrado le pastoie del blocco il fenomeno dell'avvicendamento si va gradualmente sviluppando tanto che quest'anno, r. ella nostra provincia si è verificato un movimento di famiglie coloniche che non ha precedenti durante il periodo del blocco stesso. Presso l'Associazione Agricoltori di Terni ed i suoi dipendenti Uffici di Zona· di Narni e di Amelia, sono stati redatti in questi giorni oltre 50 verbali di ri!oluzione consensuale del rapporto di mezzadria, richieste nella quasi totalità dagli stessi mezzadri. A questa cifra vannu aggiunte (oltre quelle che riguardano la Zona di Orvieto che riferirà a parte), le altre risoluzioni amichevoli avvenute tra concedente e mezzadro - di cui si ha notizia ma non si ha traccia - nonch.è di disdette legali date dai mezzadri ai concedenti tramite l' Autoritd Giudiziaria. Ciò sta a di111,ostrare chiaramente che, ormai, la ragione di una disciplina delle disdette coloniche è venuta meno e che, almeno, un periodo di libertd s'impone, soprattutto, nell 'interesse delle buone famiglie mezzadrili desiderose di meritevole sistemazione. BOMEO SUADONI (da « Terza Forza» 16-3-'52)
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