Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 3 - 31 marzo 1952

disturbati all'origine ed al consumo, e lo sono ancor più se si inserisce il minor prezzo di spesa di manodopera che diventa un me2.20 di concorrenza ai prodotti fabbricati nell'interno delle aziende. Nell'epoca attuale il ritorno al lavoro domiciliare rappresenterebbe un regresso tecnico e sociale, che si deve combattere con tutti i mezzi possibili per la salvezza dell'industria italiana e del suo -popolo lavoratore. Per impedire che la gramigna del lavoro a domieilio estenda ancor più la sua attuale d-Uagdr~tc azione perniciosa, ~u nostre proposte e per iniziativa dei nostri Onorevoli Pastore, Morelli, Fassina, Menotti, è stato presentato al Parlamento, fin dal 28 aprile 1950, un progetto di legge che tuteli in modo efficace il lavoratore a domicilio. Tale tutela mira ad eliminare l'attuale sfruttamento coatto del lavoratore domiciliare, esigendo ed estendendo l'osservanza delle disposizioni di legge e di contratto che già tutelano il lavoratore nella fabbrica, ponendo tutti su un piano di parità sociale e salariale. Cronache del passato Altri tempi, altra scuola! Nella ·tornata del giugno 1908 del Consiglio Superiore del Lavoro il deputato operaio socialista Pietro Chiesa sostiene l'efficacia, ectucatit,a del versamento di cauzioni da parte di lavoratori, per abituarli raz rispetto dei contratti di lavoro. Nella stessa tornata il socialista Garibotti sostiene la convenienza di arri1:are a degli arbitrati, piuttosto che a degli ~ciopéri. Sernpre nel 1908 è viva la questione degli impiegati pubblici e degli addetti ai servizi di indispensabile necessità. Se ne occupa in modo particolare Filippo 'Turati, e si ammette dai socialisti piu ~revoli, in contradittorio coi sindacalisti più arrabbiati, che saranno poi in gran parte, su loro richiesta, utilizzati dal ifasciimo, quali gerarchi, che il diritto di sciopero per questi lavoratori può essere discusso <<semprechè ad essi si forniscano altri mezzi pe"' la tutela .dei propri diritti». lJttrante lo sciopero agrario parmense, dello stesso anno, guidato eta Alceste De Ambris più volte i lavoratori vengono convocati per decidere col «referendum>> stille proposte avanzate dal sindaco di Par'Tn(J,Lusignani e •ciò per ·stabilire la continuazione o meno dello $Ciopero. · (Dal quotidiano socialista « n Lavoro» dell'epoca). 161 Biblioteca Gino Bianco ..

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