l'istruzione tecnica; dagli istituti e dalle scuole per l'istruzione tecnica; da enti pubblici vari di carattere regionale, religioso, assistenziale; d a 11 e aziende. Dopo la fine della guerra la situazione non ha subìto nessuna evoluzione nonostante il mutato clima politico e le gravi n~essità del momento. Nuove norme, sempre di carattere particolare, s o n o state emanate e nuove iniziative sono sorte, come i corsi di qualificazione pèr disoccupati. Molti corsi, pur essendone meritevoli, non trovano alcun incoraggiamento, alcun finanziamento, alcun coordinamento, alcun controllo· che in particolare garantisca la loro efficienza e la loro rispondenza alle reali nece5sità del lavoro e della produziont. Occorre invece che venga fatto ogni sforzo, eliminando o~ni dannosa rivalità fra i Ministeri maggiormente interessa ti, per giungere ad una -soluzione dell'annoso problema ispirata a principi obiettivi come i seguenti: ·1) libertà per qualsiasi ente privato o pubblico di isfituire corsi prof essionali, purchè vi siano determinati requisì ti sostanziali e vengano osservate determinate formalità; 2) finanziamento di tutti i corsi, ,i quali abbiano i requisi ti prescritti, da parte del151 eca Gino Sia.neo l'organismo preposto ai corsi professionali, il quale dovrà inoltre fornirli di tutto il costoso materiale tecnico-didattico necessario (dai profil_i di mestieri ai films didattici); 3) obbligo per le aziende di istituire, magari riunendosi in appositi consorzi, scuole aziendali; 4) provvidenze e misure di vario genere per assicurare la frequenza dei corsi da parte dei lavoratori interessati. Alla periferia la funzione del coordinamento e del finanziamento dei corsi può essere svolta dagli attuali Consorzi provinciali per l'istruzione tecnica, che in talune località. hanno dato buona prova. Occorre che al centro, però, i Consorzi possano far capo ad un organismo nazionale, avente soprattutto .il compito cli convogliare tutti i mezzi · finanziari esistenti. L'attuale Comitato centrale dei Con- ~orzi per l'istruzione tecnica, organismo che vive esclusivamente nell'orbita del Ministero della Pubblica Istruzione, privo, tra l'altro, di ogni attrezzatura organizzativa, non può servire a raggiungere lo scopo. Un organismo centrale autonomo, duttile e antiburocratico, potrà risultare dalla fusi one dell'INAPLI e dell'ENALC: alla sua vita e al suo finanziamento possono concorrere principalmente i Ministeri del-
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