Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 3 - 31 marzo 1952

rie, - mezzo milione in complesso - lo Stato spende circa 35.000 lire, mentre non spende niente per la gran maggioranza dei ragazzi lavoratori. Se si desse a ogni ragazzo che frequenti una scuola d'arti e mestieri una cifra di L. 25.000, sarebbe possibile, oon una spesa di 25 miliardi, in otto anni di scuola, creare mezzo milione di maestri d'arte. Si tratterebbe in sostanza di mettere in concorrenza fra di loro vari tipi di scuole d'arte e mestieri. ponendo in gioco le capacità dei vari tipi di queste scuole, sia laiche che (e ciò farebbe piacere all'amico Rapelli) ecclesiastiche. Scuole parallele nel tempo alle scuole medie, in modo che in tre anni si diventi. operaio, in altri due anni, operaio scelto, e in altri tre maestro d'arte. Si dovrebbe con temporaneamente 'insegna·- re alcune materie di cultura, lo studio e il lavoro, il mattino e il pomeriggio integrandosi. Queste scuole dovrebbero essere aperte su tutte le scuole posteriori, con un esame d'entrata~ e sostituire in parecchi casi le cosiddette scuole classiche. Ho usato il termine scuole d'arte e mestieri, perchè si tratta di scuole artigiane - da sarti, calzolai. falegnami, fabbri ecc. -, le quali non richiedono grandi macchinari, e d'altra parte da esse l'uomo può uscire completo e anche nella fabbrica raggiungerà faBl.b11· 148 G' B a 1no ianco , cilmente una qualifica di specialista. Uno schema di questo ·genere richiede però un'azione di governo fatta in assoluta buona fede, con le dovute garanzie morali e· sindacali, per non correre il rischio di dar luogo a dei monopoli. Comunque, ho voluto ricordare questa proposta parlamentare, che potrà tornare utile quando la vita politica italiana si sarà liberata dai residui di corruzione, di sospetto e di monopolio. Per ora, l'azione del governo potrebbe esplicarsi secondo le linee indicate in alcune conferenze fabiane, dando incre- .. mento alle scuole di lavoro esistenti, stanziando, diciamo, 100 miliardi, 20 •miliardi al1'anno per un quinquennio, rimettendo in piedi le cose che il fascismo ha distrutto e potenziando empiricamente tutto ciò che esiste già. Bisognerebbe togliere queste scuole al Ministero dell'Istruzione e metterle sotto la direzione del Ministero del lavoro, come prima del fascismo erano sotto il Ministero dell'Agricoltura, Industria e 1Commercio. Bisognerebbe far rivivere la Scuola di Magistero per insegnanti di scuo- , le professionali, che il fascismo distrusse. In Italia c'è la strana idea che agli insegnanti non bisogni insegnare l'arte di insegnare. Questo avviene in tutti gli ordini delle scuole dai 10 ai 18 anni sia nelle scuole ..

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