Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 3 - 31 marzo 1952

spalancati la madre che faceva le fette. Non senza mia sorpresa vidi che le tagliava in parti disugualv con intenzione. Chiesi alla signora, sottovoce, spiegazione ·di questa disparitd di trattamento. « La vita - mi disse - dimostrerà loro che l'e·guaglianza non è di questa terra. E' opportuno che sin d'ora si abituino a ricevere la ricompensa in funzione dei loro meriti e della loro età». Vorrei dire - concludendo - che questo è anche il concetto della produttività: ciascuno deve partecipare alla 'distribuzione del reddito prodotto in funzione di quell'apporto di responsabilità che ha dato nel formarlo. Produrrdeipiùe consumadriemeno t Produrre di più e consumare di meno. Ossia ,produrre Pf!T non essere consumato. Ovvero: produrre per eisere risparmiato. Grande Vtirtù il risparmio, previdenza di bisogni futuri, dominazione volontaria di sè e dei proprii appetiti. Stoicismo. Elevazione della coscienza per- §onale e della volontà individuale ... Ma l'economista non dà tai senso al suo comando: « consuma re di meno». Per l'economista il risparmio è un fatto « economico». E', semplicemente, accumulazione di capitale salvato dal consumo. Ciò che poi è una mera immaginazione, perchè il proprio del capitale è di esiere sempre « consumato >>, cioè investito. E si accumula capitale e lo si" investe - il che vuol dire lo si trasforma, - per produrre. Dunque la formula: produrre di più e ,consumar-e di meno, non è che una tautologia, in quanto che « consumare di meno» non significa null'altro che altro impiego di capitale p11·1 altra produzione. Dunque, eco146 Biblio1:ecaGino Bianco nomicamente, dovrebbe esser sufficiente dire: !Produrre gi più. Ma nqn si produce di più aLl 'infinito, non si produce per produrre, come si fa dell'arte per l'arte: si produce di più, anzi si produce, semplicemente, per il consumo. Se nessuno è disposto n consumare, ne,sunu 4i dispone a produrre. Allora il « produrre di più e consumare di meno >> è un paralogismo. Il vero è che tanto si produce per quanto si consuma ( o si sperpera: non è :detto che il consumo sia sempre un consumo utile e virtuoso). E perciò tanto è dire produrre di più, quanto dire ,consumare di piu. GAIO ULPI ANI (Da Critica Sociale del 16-6-26) Parole dillic:ili Tautologia, non è che una imagine in sè contradditoria, una specie di « circolo vizioso », cosi come paralogismo non è altro che un falso ragionamento che ha l'apparenza . di vero. .,

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