marlo in quanto solo così la produzione può trovare la sua ragion di essere nel consumo. E' infatti evidente che a nulla, serve il pro:durre per mettere a magazzino. La produzione serve in quanto venga assorbita dal mercato, ma il collocamento è possibile solo in quanto i consumatori possano disporre di quel reddito che permetta loro di acquistare quei generi di cui necessitano per soddisfare i loro bisogni, anche se una parte del re•ddito prodotto deve essere accantonata a favore _de Ile future generazioni promuovendo nuove possibilit d di lavoro destinate a svilupparsi nel tempo. · E' .quindi una spirale che si mette in moto e che una volta avviata si allarga sempre 'di più favorendo il 1naggior benessere generale. E' inutile che ci affanniamo a dividere una m.odesta torta, dobbiamo sforzarci per farne una sempre più grande che giovi a sfamare meglio tutti. Naturalmente questo ragionamento dobbiamo inquadrarlo in una visione più ampia e complessa. Tutti tanno come il nostro Paese sia ricco di energie lavorative ma estremamente povero di risorse naturali e di capitali. Ciò richiede che noi si dipenda sempre di più dall'esteBiblioteca Gino Bianco ro per importare quelle materie prime di cui abbisogniamo . per lavorare, e che si paghino i 'debiti che si vanno così contraendo, esportando dei prodotti finiti. Di qui la necessità di metterci in grado di battere la concor1·enza internazionale . e di vendere i nostri prodotti almeno nella misura necessaria per procurarci i mezzi occorrenti all'acquisto di quanto ci è indispensabile. Battere la concorrenza vuot dire produrre a costi inferiòri il che richiede raddoppiate capacità per chi1 deve importare le materie prime e trovarsele gravate 'dai costi di trasporto e per chi deve utilizzare delle attrezzature produttive in gran parte invecchiate e che non ha mezzi per rinnovare. Produttività vuol dire quindi aumentare i rendimenti per . permetterci di vincere la concorrenza. E poichè ho parlato di torte da dividere voglio concludere raccontando un episodio_ occorsomi. Una sera ero invitato a cena da una famiglia allietata da numerosi figli tutti in giovane età. Alla fine del pranzo una torta di. prammatica fu portata in tavola. Tutti i bambini guardavano con tanto d'oc-chi 145
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