• margini di questi interesSi; o emigra nella Italia del Nord, emp1entj.o I~ lst1tuzioni dello Stato di funziona1i e vivendo cosi sul bi-· lancio dello Stato. Ma il vero « problema meridionale » è il problema della classe lavoratrice meridionale. La classe lavoratrice del Sùd d'Italie. dovrà ere<litare la triste situazione attuale e risolverle, per i suoi figli. E' chiaro che il problema del Mez.. zogiorno resta nel problema più ampio· dell'affrancamento del proletariato italiano dalla borghesia italiana! (da Prometeo 15-1-1924) Salari uguali: Nord/Sud Leggo nel n. 1 di « Lettere ai Lavoratori» alcuni scritti di sindacalisti con titoli come « Aumentare i salari», « Aumentare i cottimi », « Ridurre i profitti ». « Aumentare agli statali». In non sono un sindacalista e probabilmente non lo potrei essere, ma ormai da molti anni vivo vicino alla classe operaia e con gli operai ho passato gli anni più duri della mia esistenza. Per quanto io conosco gli operai italiani devo ritenere che essi sono in grado di comprendere che la vera trincea oggi non è quella che viene loro indicata, non è quella dei salari, non è quella delle rivendicazioni tradizionali della classe operaia. Credo però che non basta dire ai lavoratori che esiste una lotta per il lavoro, per il lavoro per tutti; bisogna agire in conformità. bi- ~ogna che il sindacato uniformi la sua azione a questa lotta. Io. vorrei che i sindacalisti avessero il coraggio di porre. ad esempio. al primo punto del loro programma di azione la: Lotta a fondo per l'equiparazione. dei salari dei lavoratori 142 Bio1101:ecGaino Bianco PIETRO BATTABA nato nel 1910, socialdemocratico, dirigente dell'ISTAT meridionali a quelli dei lavoratori settentrionali: nessun salario per la stessa <!ategoria di operai può continuare per l'eternità ad essere più basso a Naipoli o a Bari che a Milano o a Torino. Come secondo punto mi pare ci sarebbe questo: La difesa sindacale vale in p-rimo luogo per i diisottUJpati ed in secondo luogo per gli occupati. In Italia purtroppo essere occupato ,è già una situazione privilegiata; quindi, se il sindacato deve difendere i più deboli è giusto che difenda prima di tutto i disoccupati. Questo si potrebbe fare con un sistema di -rotazione al lavoro equilibrato ed organizzato sindacalmente. Mi pare che per i marittimi un sistema del genere funziona già, ..
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