p&rare una soluzione soeiale del problema. Noi non abbiamo detto quale parte della popolazione meridionale soffre dello insoluto « problema». Ma è neoossario cUrlo? Quella lavoratrice, senza dubbio. La classe lavoratrice del Mezzggiorno vive in condizioni economiche primordiali, ed è socialmente arretrata. Essa getta sul mercato della n1s.no d'opera mondiale le sue braccia a prezzo vile, e sul mercato nazionale fa concorrenza ai fratelli che attra verse, lotte decennali giunsero a darsi un più umano tenore cli vita. Le virtù del -lavoratore meridionale vengono elogiate da coloro che le sfruttano per il proprio interesse. Ma le «virtù» del contadino calabrese o del minatore iglesiense o dello zolfataro siciliano sono, in realtà, 11 segno di arretramento sociale di costoro. Noi abbiamo lu. nausea del luogo comune, ma non è possibile non ripetere che t' nostri lavoratori delle campagne meridionali ed il popolino del centri urbani del Sud sono econom ·caeconomicamente . che politicamente. Però il paria del sud è conseio del suo sfruttamento e s;c1, - ti torto o a ragione - che dei suoi sac-ritlci gli unici a beneficiarne sono non soltanto le oligarchie economiche locali, ma anche il nord, che con le gross'e intlustrie dejìcitarie pompa, a mezzo dello Stato, tutto quello che può dalle nostre tisiche zone. Ad. aumentare questa incomprensione e antipatia verso il nord, influiscono non soltanto gli interventi delle combriccole politiche locali, che nelle campagne elettorali non Biblioteca Gino Bianco mente al livello degli ·indigeni dt alcune arretrate colonie. Una grat, parte della piccola borghesia d~l Sud, la maggior parte, soffre la fame e vive di pregiudizi e di chimere. L8 proletarizzaz1o?1~ èetla piccola borghesia del cen',,:i industriali e ad economia svnu..,pata coincide nel Sud coll'affama1.nento f della piccola borghesia. Nel Mezzogiorno i co1nuEi~~l chiamano nelle trincee della lotta questa immensa moltitudl:1e dt piccoli borghesi e i salariati egricoli e i contadini poveri. Tutti costoro banno gli stessi interessi e lo stesso nemico. Essi, sl, formano una classe. Sono essi che soffrono dell'insoluto « problema meridionale ». I propr1c,te.r1 agricoli e i loro vassalli non mancano dl nulla; possono pagarsi le scuole ed il medico; po~ono acquistare le acque mineral1, se:: non hanno altra acqua potabile: le rendite accumulate nelle banche penr..ettono loro quattro residenze. E la piccola borghesia intellettuale vive al mancano mai di agita1'e i rapporti tra nord e sud, ma anche i racconti fatti dai figli del popolo che il governo invia da voi per il servizio militare. · ANTONIO DI MARCO (1) Mantella, è una cittadina di 9000 abitanti circa situata alle falde del Monte 1 Sassosano nella parte alta della valle del Calore i-n provincia di Avellino. · La zona è ricca di castagneti e di piantagioni di meli e di noci. Vi è diffusa la coltura dei cereali. (da-11'anuCCHìoeia,lis ta , Lavoro e 'Ubertà •, LUJ.eJgfio 1951) 141
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