La legge sindacale A Ila radice delle polemiche vecchie e nuove che si intrecciano attorno al progetto di legge sindacale presentato dal Potere esecutivo al Parlamento, non è difficile notare il contrasto tra due concezioni antitetiche della vita associativa, le quali non riescono a risolvere, ciascuna per opposte ragioni, l'equazione sociale che gli opposti interessi in gioco nella vita produttiva moderna ripropongono agli uomini politici, alle classi, alla Nazione. Si tratta infatti, da un lato, di conciliare il principio della libertà individuale ed associativa con l'esigenza qi un qualsiasi controllo statale sulla vita e sul funzionamento dei corpi sociali agenti nell'orbita dello Stato: dall'altro si presenta, egualmente difficile nella sua soluzione, il problema della formazione e della rappresentatività di quei corpi sociali medesimi, i quali sono ormai essenziali allo sviluppo del divenire sociale. Appare pertanto logico il gran contendere che, sul tema della legislazione sindacale, vede sindacati, governo e imprenditori, in aperta polemica :per ila difesa dei rispettivi interessi. Diciamo subito che, così come è stato formulato dalla legge Rubinacci, il siBiblioteca Gino Bi neo ITALO VIGLIANESI Sindacalista P.S.D.I., segretario generale della U.I.L. sterna dl riconoscimento e di registrazione delle organizzazioni sindacali non ci trova assolutamente consenzienti. Ammettere un controllo di merito del potere esecutivo, potère squisitamente politico, sulla vita interna e sugli iscritti delle associazioni dei lavoratori, significherebbe concedere « sic et simpliciter » un diritto di supervisione statale sull'associazionismo spontaneo della classe lavoratrice, e, in ultima analisi, porrebbe il sindacato, forza squisitamente rivoluzionaria, nelle mani ed in balia dell'arbitrio delle classi dirigenti al Potere. D'altra parte, è innegabile che la validità giuridica « erga omnes », riconosciuta al contratto collettivo di lavoro stipulato dalle associazioni sindacali, rappresenti una fondamentale ed irrinunziabile conquista per i lavoratori. Ma poichè tale validità giuridica, sanzionata dall'organismo statale ,come legge, impone. quale logica contropartita, un qu.alsivoglia rapporto di ingerenza dello Stato nella vita ?1
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