Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 2 - 29 febbraio 1952

Eettera da crlapoli caro « fabiano » Rapelli, ho 1etto le tue lettere e naturalmente sono rimasto tutt'altro ohe meravigliato che tra tante lettere non ve ne sia una da Napoli; paese da tutti coccolato con belle promesse, da tutti poi dimenttce.to al tempo opportuno. Hai ritenuto riportare uno scritt© di 32 anni fa sulla Ca.lablia; ha1 dato ospitalità ad uno scrittore 1 ucano che ha. .-scritto una bella pagina apologetica sul libro del Levi ed ha. sciolto un inno di gaudio all'equilibrio dei lavoratori che hanno mandato rappresentanti al parlamento diversi da quelli di prirna. E' questo il Mezzogiorno de. te messo in luce. E' vero che non manca una domandella: Sono cambiate in 32 anni le condizioni sociali? se ti volessimo rispondere noi napoletani dovremmo dire di sì, ma in peggio. Nè vale la pena di esam1narne le cause: sia,mo ormai come quei vecchi gentil uomini ohe, ce.duti in bassa fortuna, amano tener chiusa nel ioro animo l'amarezza per tanta decadenza; tanto non sarebbero compresi, non sarebbero aiutati da alcuno: meglio allora sopporta.re con dignità la povertà onorata. Industrie . distrutte che da ve.no vita ad interi paesi; sbocchi ,per altre industrie completamente chiusi. Pozzuoli, Torre Annunziata, Gragnano, Ca&tellammare: no126 Bib a Gino Bianco mi famosi, oggi sono paesi che non hanno più avvenire. Ridimensionamenti a getto continuo di altre e.ziende: e, quel che è peggio, i lavoratori non hanno la garanzia dèl salario contrattuale. Un commereio che langue perchè non si compra, perohè non si può consumare. •E' vero che c'è la « gran cassa » ma si sta specializzando nel turismo ed il turismo non attira i lavoratori napoletani. E' vero che di tanto in tanto ci si promette un'attività industr:.ale. Ma la nostra non vita è asfissia. 'Mi compiaccio che nelle. tua rivista tutti tendono all'aumento: Di Vittorio « dei salari »; Morelli « dei cottimi »; ~eraccini « delle Tetribuzioni agli statali » ment~ Santi vuol « ridurre i profitti ». La tesi del Tremeuoni sulla insufficienza del Sindacato per sopprimere la disoccupazione è di quelle ohe vogliono sembrare di critica, me. non lo è: del resto vorrei sapere in quale parte del mondo il sindacato ha soppresaa. la disoccupazione. Cosi come ignoravo che nell'800 l'iniziativa privata ha fronteggiato il nutrimento di una popolazione e l'iruz1a.- tiva privata del nostro secolo non è più in grado di fronteggiare? Ma auguri di vita alle tue 1ettere (anche se manca quella da Napoli). MASANIELLO (da Il Domani Sociale)

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