pericolo: del paternal:smo di Stato e dell'infantilismo deprezzatore. occorrerebbe vedere se non sia necessario regolaimentare per legge i modi di delegazione, da parte dei lavoratori di tutta una categoria o branca di produzione, per la discussione e stipulazione dei patti . colletti vi; in quanto i lavoratori tutti :poi essi forzatamente im'pegnano e legano, almeno nel senso di impedimento morale ad ogni azione di insieme, fino alla regolare scadenza ; perchè non si possono ammettere nella Tealtà della vita economica due patti diversi e contrastanti ln una stessa azienda, località o branca di produzione. La legislazione ree.lizza nel diritto scritto le conquiste maturate sul terreno della lotta di classe e già sancite nei liberi patti collettivi; ma talvolta e.nc'he anticipa, come è accad'Uto per talune leggi fondamentali, come quella in tutela delle donne e dei fanciulli. Essa, che è sempre manifestazione di progresso e segno di "lite. distinzione civile per l popoli che l'adottano, promuove e sollecita spesso il oerfezionamento tecnico degli strumenti di lavoro e la m.1g11ore organizzazione delle aziende e delle imprese. E' quindi un fattore importantissimo di elevazione di lf\voratort, in quanto costringe il sistema capitalistico dl produzione a realizzare 11 suo profitto. pur consentendo ai lavoratori dipendenti un trattamento umano, e come li- .mite alla fatica, e come diritti ai risarcimenti dei danni fisici ed economici e come maturazione di 3ompiete provvidenze sociali che, assistono in egnl evenienza della vita. Biblioteca Gino Bianco Eetlera da 9'/l,;/ano « Lo rvediamo anche oggi in pratica. Se l'autorità dello Stato !Repubblicano di fronte all'insurrezione comunista w tutti i fronti d'Europa riesce così fiacca, quale efficacia potrà avere l'inerme Chiesa ad arginare una marea di fango che, attraverso la stampa, lo spettacolo, la propaganda, la libera organizzazione ,antipatriottica travolge senza ostacoli la nazione intera? Quanto conosceva meglio gli uomini quel Re Napoletano, il quale sosteneva che, per ben governare t :suoi stati, adoperava tre cose: Fe$te, farina, e ·forca. Non diversamente aveva argomentato ,Mosè, quando al suo codi.ce -civile e religioso appose le sanzioni adatte al genio ed al grado della civiltà contemporanea. « Nos legem habemus. et secundum legem debet mori », gridavano gli ebrei la mattina della :Par&SeeYe ..Pa'1(tQal,e dell'anno 29. T.ia conclusione? La lascio trarre ad altri. IN oi sudiamo a ~ettare secchi d'acqua ,sull'in- (:endio iche minaccia di avvolge- -re tutta quanta la poli$; ma contemporaneamente, altri pos- ~ono gettare ,sul .fuoco quanti più seechi di petrolio vogliono e ne hanno tanto! ». (dalla Lettera Pastorale dell'Arcive,covo di Milano) 123
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