la strada per completamente partecipare al potere. Il progresso del proletariato subì, com'e è noto, un'involuzione durante i regimi totalitari; i quali s'illusero di poter dare vita ad uno speciale «nazionalismo dei lavoratori» con le in evi tabili conseguenze di soggezione politica e di meno•mazione sociale, occasionate da una parte dall'arbitrio di una presunta «élite>>di governanti e 'dall'altra dai sacrifici, dalla limitazione di scambi, dalle deformazioni produttive che sono i·mposte in un Paese dove si punta all'aumento della propria potenzialità militare e all'espansionismo territoriale. Per reazione, e non soltanto per essa, tutte le azioni di riscatto dal totalitarismo recano il segno della prevalenza del proletariato; lo· recano anche quando, come è avvenuto per la rivoluzione d'ottobre, si è passati inconsapevolmente dall'una all'·altra forma di totalitarismo. Anche per quanto attiene al nostro Paese nessuno può contestare che siano stati i lavoratori a rivendicare la libertà politica e l'indipendenza nazionale e che ciò abbiano fatto, con fortissimi rischi e con senso di solidarietà, in misura particolare dall'8 s_ettembre 1943 al 25 aprile 1945. Chè anzi è avvenuto, in quel periodo, un fatto di particolare importanza: la spontanea rdBi 68 ca Gjno Bianco -cerca dello stato ad opera del proletariato. La giustificazione politica dei Comitati di liberazione nazionale consiste proprio in questa loro sostituzione allo stato, nel manifestarne i· compi ti di deliberazione e d'intervento, nello svolgerne le funzioni di tutela e di regQlamen to. Per converso la disso1 uzione del vecchio stato derivava, oltrechè da11' episodio evidente della sovrapposizione di potere e dell'insufficienza istituzionale, ldal !non rintracciarvi il proletariato, il conseguimento di ieerte sue finalità, prima fra tutte l'autonomia e la salvaguardia personale, come beni verso i quali il corso sfortunato della guerra 'aveva fatto prevalentem1ente convergere le speranze popolari. ~urono i Comitati di liberazione nazionale 'a testimoniare {quantunque in mezzo ai a.oro errori, oi (cui il più grave fu quello Idi !non voler accogliere l' ordinamento, anche 'formale, del nuovo stato democratico) la permanenza presso \i [avoratori del significato dello stato e come questo venisse da essi considerato non .soltanto politicamente conveniente, ma addirittura necessario. Però ~furono i iprimi iempi dopo [a liberazione a porre in risalto la gravità del quesito relativo ~i rapporti tra i blvoratori e lo stato. I lavo-
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