lità scadente; la meliga matul'a male se piove, non frutta o frut- . ta poco se non piove; il grano soffre il lungo inverno (segnalo un fatto sintomatico: il reddito di quaranta giornate di terreno del beneficio pa1Tocchiale la varate a mezzadria è poco più che sufficiente a pagare le tasse). Non vi sono strade, le poche mulattiere diventano impraticar bili durante la pioggia od il gelo che incomincia ai Santi e si pro1 unga fino al mese di aprile del1 'anno seguente; la maggior parte delle famiglie è senza corrente elettrica, molte senz'acqua costrette quindi ad andarla ad attingere in località site a distanza considerevole; mancano mezzi di comunicazione con Cortemilia ove risiede il medico condotto, il farmacista, il comando dei Care.binierl (Cortemilia è a diciassette chilometri) ; ed anche per raggiungere la sede dell'Ufficio Comunale che dista quattro, csei otto chilometri si richiede un disagio che non sempre è possibile sopportare. Si parla di zone depresse. Non conosco le condizioni di esse, ma penso che difficilmente possano essere peggiori delle nostre. Nonostante tale poco consolante realtà, il fisco è... spietato. Non voglio fare confronti perchè sono sempre odiosi, ma quando vedo (tanto per citare un esempio) un piccolo proprietario che a mala pena riesce a far mangiare la fa.miglia ed intanto deve portare otto, dieci, quindici mila lire o più all'esattore per « contributi unificati » oltre a tutto il restb. mi domando anèh'io se questa mia popolazione non ha r&21one di dire ciò cbe dice: e Davvero che non mette ptd Biblioteca Gino Bianco . conto di sudare sopra questi nostri terreni ». E ch·i pensa a questa povera gente? Chi le viene incontro per legarla a questa terra.? Nessuno. Nulla, letteralmente nulle, si è fatto durante gli ultimi venti anni nel territorio della mia pa.rrocchia. IVediamo qualche volta dei galoppini elettorali che... promettono, promettono... ma solo nelle vigilie delle elezioni, poi... rimangono le promesse. Il Comune dovrebbe !are... dice qualcuno. •Ma cosa può fare il Comune che naviga in cattive acque come i suoi abitanti se è vero, come è vero, che il danaro ricavato dalle tasse già fin troppo inasprite gli serve appena appena e. pagare gli stipendi al segretario, medico condotto, ostetrica, ecc. ecc.? · !Eppure 11 fenomeno dell'urbar nesimo non sarà eliminato ft nchè non sia raggiunto un tenore di vita presso che uguale tra 11 ceto operaio e quello contadino. Ai giorni nostri l'operaio è un .«signore» in confronto al nostro contadino, almeno al contadino della -mie. parrocchia; l'operaio con otto ore di lavoro veste bene, si diverte, può spendere; il nostro contadino deve imporsi innumerevoli privazioni e sudare sedici ore al giorno; I'operaio se ammala ha l 'assis tenza sanitaria gratuita, gratuite le medicine ed il ricovero al1 'ospedale, il contadino che ammala od ·è vittima di un infortunio sul lavoro, se non ha soldi, deve rassegnarsi a morire ,senza medico e senza medicine in barba «ai contriouti unificati». Si pensa al Mezzogiorno, sta 121. . .
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