Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 2 - 29 febbraio 1952

sempre nuovi prestiti agli agricoltori. Il fondo può cosi « gira.re » per dieci anni; e il vol urne dei prestiti agli agricoltori supererà largamente l'anticipo iniziale di Stato di 125 miliardi. iPoichè 1 prestiti sono fatti per i tre quarti della spesa occorrente in opere irrigue, C8JSe e macchine, dovendo gli agricoltori provvedere al quarto restante, si finisce per provocare nel decennio 1952-53/'1961-62 investimenti in agricoltura per 481 miliardi, con i quali si potrà complessivamente determina.re la irrigazione a r scorrimento o a pioggia tra 800 mila e 1 milione di ettari, l'acquisto di 80-100 mila macchine agricole del costo medio di circa 2 milioni, la costruzione di non meno di 300 mila vani del costo medio di circa 500 mila lire a van<' * Il programma. decennale si aggi unge al disegno di legge sulla montagna, presentato al Senato il 7 dicembre 1951, il quale prevede una spesa di 37 miliardi in 5 anni a partire dal 19'5,2-5'3, da erogarsi in prestiti e contribUti a. favore dell'economia dei territori montani. Lettera di un parroco Col 1951 si compirono venti anni del mio ministero parrocchiale. Quando venni in questa pa.ITocchia di S. Bartolomeo la popolazione era di 585 anime, ora è d1 850 ossia di 175 di meno ( quasi un terzo) nonostante 11 numero delle nascite costantemente superiore a quello dei decesei. La popolazione em1gTa in piccola parte all'estero (Repubblica Argentina) l'altra parte nelle città o grossi centri. Famiglie intere abbandonano le loro terre p~r stabilirsi al trave allo scopo di esercitare 11 commercio oppure entrare iti qualche stabilimento o mettersi al eervizìo di qualche fa.miglia.; specialmente i giovani se ne vanno, ma anche 1 non giovani preferiscono fare 1 braccla.nti piuttosto che 1 contadini che laBib ~20 _.aGin ' .3nco varano in proprio; le figliole si danno da fare per raggiungere 11 loro sogno di sposare un operaio e dicono di no al conUldino, anche se proprietario. Hanno spirito pratico le donne e capiscono che i tempi sono cambia.ti. Quella paga giornaliera, otto ore di lavoro e non un minuto di più, la mutua, le ferie, la. tredicesima. mensilità. e... niente t8JSse, niente grandine, niente frane... è une. 1·ea.ltà che attrae ed alla lunga si dice: « La Patria è dove si sta. bene ». E qui nella mia parrocchia la vita è realmente dura. Sita ad una altitudine che osCille. tra i seicento ed ottocento metri sul livello del mare, 1 suoi terreni dànno un frutto magro assai: la vite non è coltivata nella quasi totalità del territorio perchè produce poco e l'uva. rima.ne di qua-

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