Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 2 - 29 febbraio 1952

nelle · sue manovre. Ma egli era pur Eempre l'industriale che viveva dello sviluppo della sua industria, di cui a1nbiva ancora i successi tecnici ed il :progresso ,che la rendevano attiva .. Ora sono rimasti, della sua famiglia, 9010 i capitalisti.. Le funzioni sono separate nettamente. Il capitale si è estraniato dalla vita aziendale, la quale è tutta nelle inani dei nianagers. La st-essa !manovra .finanziaria della più ga.--ande ho ldding - la tFI-:FrAT, che maneggia le decine e decine di miliardi del patrimonio e del capitale azionario delle 150 e più ai2iende controllate - è lasciata interamente ai funzionari, uomini di fiducia. Il vecchio ha accumulato questo enoI"me, quasi mostruoso pa,trimonio; la· famiglia lascia ora che esso svolga da sè la sua funzione e si accontenta di raccoglierne il reddito che fa amministrare- dai suoi impiegati. I dirigenti dell'industria non sono più i capitalisti, anche se - puI"troppo - ne sono tuttora gli stru1nenti. E questo spiega molte cose. Plc:oola e media Industria E' la piccola e media industria che difende i suoi legittimi i?iteressi. Questa vasta schiera di imprenditori che sdegnarono le avventure finanziarie, che non cercarono la ricchezza ma la libertd e la indipendenza anche in fatto di economia personale. sono i primi e ~oli nazionalisti lungimiranti che abbia avuto la vita italiana. Essi furono i prirni ad avere la /grande intuizione che dopo la decadenza del Rinasci?nento, l ·economia italiana, nor, potendo più vivere, come al tempo dei Camuni, di camniercio con l'Oriente, dòveva trovar modo di far vivere accanto alla agricoltura, da sola tnsufficiente. una attivitd 'J)TOduttiva mobiliare, capace di sfrutta-re l'abbondanza di mano d'opera della peni$ola e di sostenere la concorrenza internazionale giocando su questo fatto,;e. C'è un valore di simbolo nel fatta che questa classe industriale rechi ancora i postumi e i caratteri del proprietario di terra, del gentiluomò di campagna. Senanchè il processa in Italia era appena iniziata quando l'Europa sboccava gid nei sistemi giganteschi del capitaliimo finanziaria. Ai medi industriali toccò allar.'l vedere intorno a sè organismi grandiosi che si improvvisaTano a colr>i di Borsa; imprese che si fondavano ad una altezza di casti insostenibile, dopo aver accaparrati giornali e enti pubblici; rapide foTtune e improvvisi crolli aTTivismi for1ennati di plutocrati. PIEBO GOBETTI 112 Biblio1eca Gino Bianco

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