Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 2 - 29 febbraio 1952

compito diversi che ha assunto il capitalista nella organi~azione della impresa FIAT. Abbiamo detto del binomio Agnelli-FIAT. Non si concepiva l'una parte senza l'altra: la funzione del « capitale » si impersonava nell'uomo, nella sua attività, nell'apporto diretto che egli dava all'azienda, la quale viveva, prima di tutto, della sua iniziativa e del suo lavoro. Era il << padirone » della fabbrica, legato a questa col patrimonio perso,nale ma essenzialmente con l'opera sua quotidiana. Ripetiamo: la flg!Ura classica L'IFI - Istituto Finanziario Industriale di Torino - raggruppa le ·,partecipazioni a z i on ari e possedute dai membri mperstiti della famiglia Agnelli: dalla Fiat ( controllata al 50 per cento) alla Cinzano, alla Vetrocoke, alla Ferrania, alla Genepesca, alla Cementi Marchisio ecc. La Fiat a sua volta fa gruppo con industrie complementari come la RIV-Villar Perosa, Magneti Marelli, la SITA (trasporti automobiliatici) e con aziende quali la Societd per l'esercizio degli alberghi di Sestriere e società di trasporti maritttnii e àerei. 11 regno JFI-FIAT è molto eateso in Italia e nel mondo. Biblioteca Gino Bianco \ del capitaligta, tanto cara alla scuola liberale ed ai libri 'di testo. 1 Ora non più. Giovanni Agnelli è scomparso dal mondo dei viventi da qualche anno; ma egli era già, da parecchio, scomparso praticamente dalla vita dell'azienda. La quale aveva o,ramai superato il suo costruttore, l'aveva sopravanzato nel suo sviluppo irrefrenabile, camminava e si espandeva senza di lui e senza suoi eredi o suoi continuatori. Il « capitalista » è oramai una peroonalità di~ersa da quella dell'« industriale». Chi dirige l'industria è un funzionario, nient'altro che un funzionario d'alto grado. Delegato ·dal capitalista, ma senza interessi diretti .propri nel «pr·ofitto» dell'impresa. 1Per gli eredi Agnelli, la FIAT non è. che un pacchetto d'azioni. \Da fair rendere il più possibile - attraverso la pro-· duzione dei vari .stabilimenti ·O per mezzo della manovra di borsa od attraverso combinazioni ·finan,ziarie senza preoccupazioni di carattere industriale e senza lo scrupolo dell'occupazione di maestranre o del progresso tecnico o delle nuove invenzioni. Già il vec,chio uomo Agnelli era dominato dal desiderio incoercibile 'del ·« profitto » . ad ogni costo e non si faceva certo guidare da scrupoli ecèessi vi nelle sue combinazioni e 111

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