Lettere ai Lavoratori - anno I - n. 2 - 29 febbraio 1952

ed interessati; cioè attraverso persone che siano: a) interne all;industria; b) di tutti 'i gradi dei collabora,tori; c) partecipi dei benefici dell'azienda tndustr:ale. Un Consiglio di Amministrazione di cui face$sero parte anche i lavoratori dell'industria sarebbe il migliore organo di controllo dei lavoratori nell'industria stessa. Esso tratterà (come del resto fa anche ora) anche le questioni più gravi interessanti il personale; e lascerà le questioni di dettaglio alle com missiont interne. Le cooperative realizzano in lodevole forma l'interessamento dei lavoratori all'industria, ma sono finanziariamente troppo deboli,• ~ spe8so tecnicamente impreparate. E' deSiderabile che alla solidità e competenza delle impreBe ind1t• striali Anonime Si compenetri l'elem.ento cooperativo. L'interessenza del personale aglt utili sembra il tramite più adatto per raggiungere questo scopo. All'interessen~a distribuita i.n. danaro è da ,preferirsi, per ragioni pratiche, la concessione di una parte successivamente crescente della proprietà dell'industria. Bitentamo conveniente che lu partecipazione dei lavoratori nel capitale tenda al passaggio completo del capitale stesso nelle man·i dei lavoratori. Ing. GJIUSEPPE ASTOBBI Ing. OSCAB SINIGAGLIA Roma, d1cembre 1920. L 'lng. Oscar S1nigaglia è oggi uno dei dirigenti più autorevoli ctell'rR1, presidente della Finsider. Bit 108 ;a Gino Bianco 1950~/it .. Dalla relazione FINSIDER 19501951 presidente ing. Oscar Sinigaglia. « Un altro campo dove la cnllaborazione non ha avuto gli sviluppi che avremmo detJ'iderato è quello dei consigli d.i Gestione e di Fabbrica; quando e-~si, furono istituiti, demmo lealmente credito alla possibilità che que- ~ti organismi costituissero un mezzo efficace di collaborazione cordiale fra direzione e lavoratori per l'esame dei proble1ni r.nmuni connesSi alla. vita aziendale. Purtroppo, l'esperienza f!i ha dissuaso da questa aspettativa, so'])Tatutto perchè determinate C()rrenti di lavoratori hanno chiaramente di1nostrato dt conceptr~ la vita di detti organi in funzio- ~e politica. Queste considera.zioni ci hann() indotto a non rinnovare l'immi!fsione nei consigli di amministrazione delle nostre controllate - generalm.ente scaduti quest'anno •- dei rappresentanti dei lavur,atori ». La FIN SI DEB, controlla gli stal>ili menti Dalmine dove nel 1949 due comiglieri d'amminiStrazione eletti dai lavoratori, Buttaro e Nuti, vennero estromessi dal con8iglio d'amministrazione ~ licenziati. Ne seguì una vertenza conclusasi con un com.promesso; però i lavoratori non riuscirono a far valere la loro tesi sul diritto di cittadinanza dei lavoratort nelle aziende. Tuttavia i dirigenti delle Acli bergamasche tl 7 ottobre 1951 si dichiararono ancora orientati verso una. serena e cosciente oollaborazione aziendale.

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